Lo ha atteso mentre rientrava e gli ha sparato sotto casa. Matteo Caravello è stato colpito all’inguine. Lo ha raggiunto un solo colpo di pistola. L’agguato è avvenuto nel pomeriggio in via Bartolomeo Berrettaro nel quartiere palermitano del Cep. Nel passato di Caravello ci sono piccolo precedenti penali per furto e ricettazione. E’ presto per dirlo, ma le prime indagini della polizia escluderebbero la pista mafiosa.
Il tentato omicidio andrebbe inquadrato nel sottobosco dello spaccio di droga dove i conti si regolano con una rivoltella in pugno. Chi ha fatto fuoco forse voleva dimostrare di essere capace di uccidere. Un avvertimento. “Non si spara all’inguine se si vuole ammazzare qualcuno”, dice un investigatore. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, avvertiti da una telefonata anonima al 113, di Caravello non c’era traccia.
Sono stati i sanitari ad avvertire gli agenti che un uomo si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Agli investigatori ha raccontato di essere stata affiancato da un ciclomotore con a bordo due persone che hanno sparato e poi sono fuggite via.