C'era una volta il salotto | "Senza regole addio al decoro" - Live Sicilia

C’era una volta il salotto | “Senza regole addio al decoro”

Un servizio di vigilanza costante fino alle 21, controlli serrati e sanzioni per chi trasgredisce: Livesicilia ha sentito il parere dei commercianti di via Ruggero Settimo, che chiedono un intervento del Comune per far sì che "il salotto cittadino torni a essere il fiore all'occhiello della città".

PALERMO – Un servizio di vigilanza costante. Almeno fino alle 21. Controlli serrati e sanzioni dure per chi trasgredisce la legge: i commercianti di via Ruggero Settimo chiedono un intervento risolutivo da parte dell’amministrazione comunale per far sì che “il salotto cittadino torni a essere il fiore all’occhiello del capoluogo siciliano e non più il punto di ritrovo delle più disparate forme di illegalità”. Già, perché oggi il centro città sembra essere la “fiera” dell’incuria e costituisce una cartolina pessima declassando Palermo anche agli occhi dei turisti.

Come documentato in questi giorni da Livesicilia, basta fare pochi passi in centro per notare la totale mancanza di decoro urbano. “Si passa dagli ambulanti che occupano interi marciapiedi al ragazzo con cani e culle al seguito in condizioni raccapriccianti, al pifferaio magico. Insomma con tutte queste attrazioni presenti si può evitare di pagare il biglietto per il circo – sostiene Maria Grazia Ancione, una delle commesse di Intimissimi -. Ciò unito alla sporcizia e alle precarie condizioni dei marciapiedi non invita per nulla la gente a passeggiare tra i negozi e fare acquisti”.

Il problema del commercio itinerante, a detta degli esercenti di via Ruggero Settimo, non è affrontato dalle autorità competenti con la necessaria attenzione. I titolari dei negozi concordano su un punto. Ad essere danneggiate dalla vendita “parallela” non sono solo le attività commerciali ma l’immagine della città in termini di pulizia e ordine. “La signora che va abitualmente nei negozi del centro città non si ferma di certo dall’ambulante – precisa Barbara Tuttoilmondo della Stefanel -. E’ però fastidioso camminare sotto i portici o tra le vie limitrofe scansando questi mucchi disordinati, queste cataste di merce di dubbia provenienza”.

Dello stesso avviso Gianfranco Alongi, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento maschile: “Il passeggio viene stimolato con la tranquillità e con la pulizia delle aree – spiega Alongi -. Il vero problema è che non c’è Stato, non ci sono regole. O meglio, chi di competenza, non è in grado di farle rispettare a pieno”. Tra le proposte dei commercianti spicca quella di adibire delle aree apposite, lontane dal centro, destinate unicamente al commercio delle bancarelle. “Da qui devono andare via – continua Alongi -. Piazza Castelnuovo, via Ruggero Settimo, rappresentano il biglietto da visita della città e non dovrebbero essere deturpate da tanto disordine”.

Secondo Silvio Corsale, responsabile di Harrison, il problema si protrae e si ingigantisce nelle ore notturne dopo la chiusura dei negozi. “La sera è anche peggio – incalza -. Si posizionano davanti le vetrine con veri e propri banchi addobbati ad arte trasformando i marciapiedi in improvvisati mercatini. Il salotto cittadino dovrebbe essere libero, è una vergogna che immagine diamo agli stranieri?”. Dello stesso avviso Massimo Giunta, commesso di Claire: “Il problema del decoro cittadino dovrebbe essere gestito con piani strutturati, con programmi ferrei. Il centro così è invivibile”.

Nei giorni scorsi diversi blitz della polizia municipale sotto i portici di via Ruggero Settimo avevano scatenato un fuggi fuggi generale degli ambulanti. Sono stati ben tre da lunedì gli interventi dei caschi bianchi nella zona. Dopo poche ore, però, si è riproposto il solito copione. “E’ inutile intervenire con blitz sporadici, togliere loro la merce e fermarsi a questo. Tornano sempre – dichiarano i commercianti del centro -. C’è bisogno invece di una presenza fissa. I vigili sono presenti ogni giorno nella zona per effettuare contravvenzioni e multe, perché non creare un servizio di turnazione che assicuri un controllo costante e accurato delle principali arterie cittadine?”.

Anche per quanto riguarda la pulizia i commercianti sembrano avere le idee chiare: “Il Comune dovrebbe affidare ogni area ad un operatore ecologico creando un piano di bonus e malus – propone Gianfranco Alongi -. C’è bisogno di responsabilizzazione. Mi spiego meglio: se pulisci e lavori bene avrai un incentivo, al contrario, se non fai il tuo dovere, vai a casa. A Palermo da anni vige la regola dello scarica barile, così facendo invece tutto sarebbe sotto controllo. Poche regole, precise e sanzione immediata per i trasgressori”.


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