Cgil e Uil bocciano il bilancio | Barone: "Non aiuterà la Sicilia" - Live Sicilia

Cgil e Uil bocciano il bilancio | Barone: “Non aiuterà la Sicilia”

Il segretario regionale della Uil: "Non si vedono, infatti, significativi tagli agli sprechi ma solo alla cultura, all'istruzione e formazione". Il leader della Cgil (nella foto): "Politica economica ottusa".

PALERMO – “Questo bilancio non ci piace e di certo non aiuterà la Sicilia a uscire dalla crisi. Non si vedono, infatti, significativi tagli agli sprechi ma solo alla cultura, all’istruzione e formazione, indispensabili per lo sviluppo della nostra isola. E sono pochi i fondi messi a disposizione per i precari”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia. “Sino a oggi questo governo ha annunciato solo riforme senza però riuscire a metterne a punto nemmeno una – aggiunge – Anche stavolta a pagare il prezzo di una cattiva politica e di un bilancio non convincente saranno i lavoratori e i precari, per i quali non c’è alcuna garanzia”.

“Trovati i soldi per il bilancio? Certo, maancora una volta con una manovra di politica economica ottusa che costerà molto alla Sicilia, che non potrà così né uscire dalla crisi, nécrescere”. E’ drastico il giudizio del segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, sull’operazione concordata con Roma che ha dato modo alla giunta regionale di chiudere il bilancio. Un giudizio che va a colpire direttamente anche il governo nazionale che “ invece di risolvere davvero i problemi della Sicilia, promuove un intervento mediocre, il cui risultato sarà un ulteriore scippo di risorse per lo sviluppo”. Fatti i conti, la Cgil rileva che la metà dei quasi 3 miliardi recuperati “sono in realtà sottratti agli investimenti. Infatti, 585 milioni derivano dalla cessione di quote del patto di stabilità adaltre regioni, cosa che- osserva il segretario della Cgil- chiarisce anche che evidentemente la regione pensa di non potere chiudere con la programmazione 2007/2013. Altri 934 milioni- aggiunge Pagliaro- derivano invece da Pac e Fsc, si tratta cioè di potenziali risorse sottratte agli investimenti. Entrambe le quote andranno a compensare quello che la Regione versa alloStato per la Finanza pubblica ma il risultato incontrovertibile- sottolinea il leader della Cgil- è che si tagliano gli investimenti per coprire la spesa corrente, irrigidendo ancora di più il bilancio”. Pagliaro parla dunque di “situazione drammatica, perché in questomodo, senza investimenti, sarà veramente difficile fare crescere il Pil dellaregione e ci si ritroverà a confrontarsi con una situazione economica e sociale sempre più difficile”. Di fatto, rileva la Cgil, “delle risorse recuperate solo 900 milioni derivanti dal recupero dell’Iva e dell’Irpef, sono risorse vere che si aggiungono ai 150 milioni del nuovo mutuo e ai 150 milioni che vengono dallo slittamento delle rate di mutuo sino al 2017. Le altre provengono da spostamenti da parte di governi che non hanno ancora capito- conclude Pagliaro- che il gioco delle tre carte è un’operazione dal respiro corto”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI