Cgil sul Piano per il centro storico |"Sia strumento di riscatto sociale" - Live Sicilia

Cgil sul Piano per il centro storico |”Sia strumento di riscatto sociale”

Inclusione sociale, occupazione e Human city come modello, le richieste del sindacato.

CATANIA – Garanzie occupazionali e di tenuta sociale. E’ quanto chiede la Cgil all’amministrazione comunale in relazione al Piano di riqualificazione del centro storico, presentato alla stampa poche settimane fa in sala Giunta. Lo ha fatto oggi pomeriggio in occasione dell’incontro con l’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo e con l’architetto Rosanna Pelleriti, richiesto dal sindacato proprio per approfondire alcuni aspetti del Piano, realizzato secondo i dettami della Legge regionale 13 del 2005, che classifica gli edifici e prevede, in base alla classificazione, i possibili interventi urbanistici. “Abbiamo voluto questo incontro per capire – afferma il segretario generale della Fillea, Giovanni Pistorio. Intanto perché il settore edile ha registrato, dal 2008 al 2015 un calo del 53 per cento e il piano potrebbe invece rilanciare il settore fino al 30 % in più e creare occupazione. Ma anche dal punto di vista sociale – continua – in una categoria, quella degli edili, dove si sono perse anche competenza professionali.. Da qui, la richiesta all’amministrazione di creare, attraverso un’intesa con l’Università, corsi di formazione specifici.

Il livello sociale di cui parla Pistorio, però, è anche quello dei cittadini, per i quali il sindacalista auspica una possibilità di integrazione e riscatto, da realizzare proprio con il piano di riqualificazione. Una sorta di occasione per realizzare la “Human city”. “Il processo deve condurre alla “Human city” – continua – che sono città ad alto valore aggiunto, cablate e a basso impatto energetico. L’intervento è urbanistico ma anche sociale – evidenzia – a condizione che venga valorizzata la città anche a questo livello”. 

Una garanzia che, per quanto riguarda almeno il risvolto sociale – gli interventi, materialmente, dovranno infatti essere a carico dei privati – l’assessore Di Salvo tende a dare. “Ogni piano di profilo urbanistico interviene su un recupero che non è solo edile – afferma. È sociale e culturale. All’interno del centro storico ci sono tanti piani urbanistici e così sociali: recuperare l’esistente edilizio significa agire anche sull’altro risvolto”. Di Salvo, su richiesta di alcuni cittadini, ha evidenziato come non siano previste particolari agevolazioni economiche da parte del Comune, ma come i cittadini potranno sfruttare le norme regionali e nazionali per le ristrutturazioni e le energie rinnovabili. 

 

 

 

 


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