CALTANISSETTA – Sarà tutta italiana la finale del XIX Challenger Città di Caltanissetta Trofeo CMC. Alessandro Giannessi contro Paolo Lorenzi per contendersi il titolo nella città nissena. Il tennista nativo di La Spezia ha sconfitto in due set il sorprendente tedesco Cedrik-Marcel Stebe, il quale ha perso il primo parziale dopo aver ceduto nella parte finale, ma è stato comunque bravo a portare il secondo set al tie-break dopo aver annullato anche cinque match-point, di cui due sul 5-3 in favore dell’azzurro. Ma la superiorità di Giannessi è stata netta nei momenti decisivi proprio del game decisivo con cui si è conclusa la partita. A seguire si è assistito alla seconda semifinale, in cui Lorenzi ha avuto la meglio sul moldavo Radu Albot, autore comunque di un torneo eccellente. Ma anche in questo caso è stata evidente la superiorità del giocatore romano ma di estrazione toscana, che dopo aver ribaltato il primo set ha condotto con autorità il secondo.
L’inizio della partita vede un Giannessi molto concentrato ma anche uno Stebe che gioca in maniera molto solida: così, nei primi games non si registrano palle break da ambo le parti. La prima chance per far breccia sul servizio del proprio avversario se la conquista e la sfrutta al meglio proprio lo spezzino, che nel quinto gioco ottiene il break che lo porta sul 3-2. Il tedesco però non ci sta, sfrutta un turno di battuta deficitario dell’azzurro e restituisce il “favore” al suo rivale, che però reagisce in maniera rabbiosa ed efficace. Arriva così un parziale di tre games consecutivi in favore di Giannessi, che con altri due break vince il primo set con il punteggio di 6-3. La sensazione è che la superiorità dell’italiano sia evidente, e anche in avvio di secondo set è Alessandro a scattare per primo. Ne segue una serie di break e contro-break che porta Stebe sul punto di non ritorno: Giannessi gli strappa il servizio nel quarto, nel sesto e nell’ottavo game, ma il tedesco è bravo a contro-brekkare sempre, annullando come detto due match point sul 5-3. Il conto viene dunque pareggiato, il secondo set si decide al tie-break: lo spezzino parte bene, si porta prima sul 4-1 e poi sul 6-2, conquistando una serie di match point e sfruttando ‘solo’ il quarto, per il 7-5 che gli consente di esultare.
Nella seconda semifinale è Albot a partire meglio rispetto a Lorenzi. Dopo aver difeso un paio di faticosi turni di battuta, il moldavo è stato bravo nell’andare a brekkare per primo, portandosi sul 4-2 e quasi gelando il pubblico accorso a Caltanissetta per sostenere il campione uscente. Ma la classe e la grinta del giocatore azzurro è stata più forte dell'”effetto sorpresa” dal suo avversario: parziale di quattro games consecutivi, con l’immediato contro-break e un altro servizio strappato nel nono gioco, prima di andare a servire per il set e di chiudere sul 6-4. Anche in avvio di secondo set è Albot ad avere uno spunto migliore e a strappare subito il servizio, ma ancora una volta Lorenzi è bravo a non far scappare e a non dare fiducia al proprio avversario: contro-break e 2-2. Il pubblico di Villa Amedeo spinge l’azzurro che vola sulle ali dell’entusiasmo ma mantiene efficacia e concentrazione. E nel settimo gioco arriva il break che di fatto chiude le ostilità, con Paolo che al secondo tentativo strappa il servizio del moldavo, portandosi poco dopo sul 5-3. E un paio di games più tardi arriva la chiusura con un altro 6-4.