Al Palermo manca un regista, è ormai ufficiale. Manca il classico costruttore di gioco e di manovra, insomma il vecchio Eugenio Corini. Ieri a Parma i rosanero hanno conquistato un ottimo punto per morale e classifica, ma sicuramente, con un uomo che in mezzo abbia “idee e logica” il risultato poteva essere diverso. E’ vero che il Parma ha avuto varie occasioni da rete e che ai punti meritava la vittoria, ma dopo avere preso in esame le sette trasferte rosanero, si capisce bene che il principale problema del Palermo fuori casa è la costruzione della manovra e ovviamente chi la mette poi dentro. I venti punti in classifica però permettono al Palermo di stare bene, di respirare aria pura e d’alta classifica e di guardare avanti con ottimismo, anche se il problema trasfertite resta. Mangia però è giustamente soddisfatto di quello che i rosa stanno facendo fino adesso: “Senza dubbio dobbiamo far meglio ma portiamo via un punto che per le difficoltà che avevamo, va bene – ha detto Mangia in sala stampa – in altre condizioni non avrei assolutamente detto questo ma viste le grane che abbiamo avuto è ok. Problema psicologico? No, dobbiamo solo fare meglio. Continuiamo a ripetercelo ma spesso non riusciamo a metterlo in pratica. In trasferta bisogna dare un qualcosa in più”.
È proprio vero, in trasferta bisogna dare qualcosa in più. Quel qualcosa in più nel campionato scorso la dava Javier Pastore, jolly che illuminava la manovra dei rosanero. Il Flaco al Psg ha iniziato alla grande: spettacolo, gol e assist. Da due mesi però non è più così. Pastore gioca male, non azzecca più un dribbling, gioca fuori posizione e in un’intervista manifesta tutto il suo malumore: “Da quando sono arrivato al PSG poche volte ho giocato in una zona di campo dove poter far male all’avversario. Non mi sento libero. Adesso però gioco qui e mi devo adattare. Ho imparato a conoscere un nuovo modo di fare calcio ma non mi sento in grado di esprimere le mie qualità come vorrei. Ci sono molte situazioni durante le quali mi muovo ma i compagni non mi seguono. In Francia giocano guardando solo in basso”.
Dichiarazioni piuttosto pesanti quelle di Pastore che evidenziano uno stato sicuramente infelice di un giocatore che invece a Palermo aveva le ali: a questo punto ci vien da lanciare una provocazione: perché Leonardo non conforta il buon Javier e lo presta al Palermo per la seconda parte del campionato? Sappiamo che è praticamente impossibile, fantacalcio, pazzia pura, irrazionalità “pallonara” ma i due vecchi amanti risolverebbero le loro grane in attesa di ripartire la prossima stagione. Ci piace sognare, è vero, ma siamo certi che entrambi lo vorrebbero…