TRAPANI – Una lunga militanza politica nel Partito democratico, poi l’esperienza da assessore ai Lavori pubblici del Comune di Trapani e, infine, nel 2022, l’elezione all’Assemblea regionale siciliana come unico deputato dem della provincia di Trapani. Dario Safina, 47 anni, finito ai domiciliari questa mattina nell’ambito di una inchiesta per corruzione condotta dalla Procura di Trapani, è alla sua prima esperienza a Palazzo dei Normanni.
Safina è alla prima esperienza all’Ars
Il seggio da deputato è arrivato al termine di un derby interno al Pd con l’attuale sindaco di Salemi, Domenico Venuti. Alla fine, in una corsa voto a voto, l’ha spuntata Safina con i suoi 5.412 voti. Per lui un posto nella commissione Attività produttive di Palazzo dei Normanni e nella commissione speciale sullo Statuto. Safina, di professione avvocato, è uno dei deputati più impegnati a Sala d’Ercole: al momento ha al suo attivo dieci disegni di legge, 16 interrogazioni e 12 interpellanze parlamentari, oltre che sei mozioni e quattro ordini del giorno.
Il ruolo da assessore comunale
L’ultimo incarico amministrativo, a seguito anche dell’elezione a consigliere comunale, è proprio quello di assessore ai Lavori pubblici del Comune di Trapani, lasciato nella primavera del 2022 per preparare la candidatura alle elezioni regionali. La sua è una lunga storia di militanza nella sinistra trapanese: dal 2005 al 2008 è stato segretario provinciale dei Democratici di sinistra, poi dal 2011 al 2013 presidente provinciale del Pd.