Condanne per complessivi 130 anni ed una assoluzione. Sono queste le richieste avanzate dal Procuratore della Repubblica di Mistretta, Luigi Patronaggio, dopo circa due anni di dibattimento, nella sua requisitoria al processo scaturito dall’operazione ‘Barbarossa’. Alla sbarra 11 imputati, accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata e incendio. Il processo, denominato ‘Barbarossa’ dal soprannome di uno degli imputati, ruota intorno alle estorsioni ed agli attentati incendiari commessi tra il ’98 e il ’99 ai danni degli imprenditori impegnati nella realizzazione dell’autostrada A20 Palermo – Messina. Il procedimento reso possibile dalle intercettazioni ambientali, delle denunzie degli imprenditori del Nord Italia impegnati nei lavori e dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha messo in evidenza come quasi tutti gli imprenditori pagassero tangenti a Cosa Nostra, e alle sue articolazioni locali, e come alcuni imprenditori recuperassero i soldi versati per le tangenti con l’utilizzo di calcestruzzo depotenziato o con forniture irregolari. Venerdì prossimo sono previste le arringhe dei difensori degli imputati: la sentenza del Tribunale è attesa per la fine del mese.
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