Una settantina, dei circa 100 impiegati, della cementeria di Porto Empedocle (Ag) la notte scorsa è rimasta a presidiare l’impianto lungo la statale 115. Stamani, gli stessi operai, passeggiando sulla statale, stanno creando rallentamenti con due chilometri di coda. Per evitare disordini, sul posto c’è la polizia. Gli impiegati protestano perché l’Italcementi, ieri, ha annunciato che l’impianto chiuderà entro settembre. Intanto, le sigle sindacali hanno chiesto un incontro con la Prefettura ed un tavolo ministeriale per affrontare il problema. L’Italcementi ha annunciato anche le procedure di mobilità per tutti gli impiegati.
“Si parlava da tempo di ristrutturazione e manutenzione degli impianti, ma i guadagni non sono stati reinvestiti in sviluppo. Allora chiedo, a chi oggi dice che lo stabilimento non è competitivo, perché non hanno puntato sul miglioramento della produttività?”, ha detto il sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto (Udc) che ha annunciato anche di voler incontrare i vertici dell’Italcementi. “Sono totalmente contrario anche al fatto – ha aggiunto – che lo stabilimento venga declassato, trasformandolo eventualmente in un centro di macinazione, e riducendo i posti da quasi cento ad una ventina”. La chiusura della cementeria di Porto Empedocle significherebbe la mobilità per 94 impiegati e la perdita di lavoro per 250 persone dell’indotto.