CATANIA – “Il Tar di Catania annualmente evade oltre ventimila ricorsi”. Parlano con i numeri gli avvocati catanesi. Niente chiacchiere, ieri il Consiglio dell’Ordine si è riunito ed ha deliberato una serie di inizative contro “la soppressione della sezione catanese del Tar”. I principi del foro evidenziano come, ancora una volta, nel nome del “contenimento della spesa pubblica” si colpisce il settore Giustizia, in maniera indiscriminata e senza una previa indagine critica, indagine – scrivono gli avvocati – che avrebbe portato certamnte all’esclusione di una simile iniziativa che avrà un ritorno negativo nella classe forense tutta.
Non solo della Corte d’Appello di Catania dunque, ma anche di Messina e Caltanissetta. Il Consiglio dell’ordine ha deliberato di avvirare un monitoraggio della situazione in quanto non è più il momenteo di manovre speculative e di manifestazioni fini a se stesse. Vanno invece chiamate a raccolta tutte le forze intellettuali del settore, istituzionali e politiche, per portare a Roma il netto dissenzo nei confronti del provvedimento che prevede la soppressione del Tar di Catania.
Il Consiglio, infine, propone di affidare all’Università di Catania l’approfondimento sull’economicità del taglio della sezione distaccata di Catania e sui vantaggi in termini di produttivita, tutto questo al fine di dimostrare quanto sia infondato il decreto legge.