E’ arrivato già il tempo delle conferme. Settimana “pazza” per il Palermo e per Devis Mangia, chiamato al suo secondo esame di massima serie. La vittoria contro l’Inter lo ha caricato e gli ha fatto collezionare pagine di quotidiani, domani contro l’Atalanta però dovrà dimostrare di essere ancora all’altezza della situazione: “E’ stata una settimana in cui abbiamo lavorato con lo stesso atteggiamento e la stessa intensità – ha sottolineato il tecnico rosanero – adesso viene il difficile. La gara contro l’Inter deve essere un punto di partenza e non di arrivo. Contro l’Atalanta ci aspetta una gara difficile contro una squadra forte che è all’esordio in casa, davanti al proprio pubblico, e che vorrà vincere anche in virtù dei punti di penalizzazione da eliminare. Noi però stiamo lavorando bene e sono convinto che scenderemo in campo con l’atteggiamento giusto”.
L’allenatore del Palermo prosegue sulla strada tracciata dal momento in cui si è si è insediato sulla panchina rosanero: “Non vedo perché devo creare dei dubbi, non è il momento – ha spiegato il tecnico rosanero – ogni allenatore sviluppa durante la settimana delle idee, anche se bisogna essere sempre pronti a modificarle. Io ho le idee chiare ma c’è ancora tempo per decidere. Ho la fortuna di allenare persone intelligenti, sappiamo che abbiamo ottenuto un buon risultato contro l’Inter ma sappiamo anche come funziona il calcio. Ogni gara necessita di una conferma e dobbiamo ragionare in modo da alzare sempre l’asticella degli obiettivi, ma i ragazzi ne sono consapevoli”.
Mangia in conferenza appare pieno di carattere e personalità; non sbaglia una virgola nei concetti e come sempre dimostra di non fare inutili voli pindarici: “La perfezione non esiste, dobbiamo migliorare sempre qualcosa e proprio questa consapevolezza ci dà lo stimolo per lavorare meglio. Contro l’Inter non abbiamo risvegliato l’entusiasmo ma abbiamo dato un segnale. E’ un punto di partenza che ci deve servire per creare entusiasmo innanzitutto all’interno del gruppo, pur consapevoli che ci sono dei riflessi anche all’esterno. Ho lavorato con tanta intensità. Lunedì ho staccato per un giorno ma da martedì ho azzerato tutto e ho ricominciato concentrandomi solo sull’Atalanta. Scelte di formazione? E’ chiaro che tengo conto delle indicazioni che fornisce la partita, ma non esistono delle gerarchie prestabilite. Tutti hanno la possibilità di conquistare una maglia da titolare”.
Mangia conferma di essere molto vicino a Sacchi: “Con lui ho avuto sinora solo un contatto telefonico ma non nascondo che mi piacerebbe molto conoscerlo di persona perché è un allenatore che stimo moltissimo, sia come tecnico che come persona”, ha confessato il tecnico rosanero. “Euforia dopo l’Inter? Io sono giovane ma so come funziona il calcio. Non ci casco, so che devo pedalare tanto. Per me esiste solo la gara contro Atalanta”. Infine un messaggio sulle sue scelte di formazione: “Tutti i giocatori che ho sono forti, quando dico che i miei giocatori sono i più forti che esistono non lo dico tanto per dirlo, ma perché lo penso davvero e ne sono convinto. Quando faccio una scelta – prosegue – io valuto tante sfumature, magari mi affido ad un giocatore sapendo che possiede una determinata caratteristica che mi serve in quel tipo di partita. Un allenatore valuta tutto cercando di sbagliare il meno possibile”.