Ciaculli, no al nuovo cimitero| Il Comune boccia il progetto - Live Sicilia

Ciaculli, no al nuovo cimitero| Il Comune boccia il progetto

Gli uffici respingono il piano dei privati per un nuovo impianto alle porte della città

PALERMO – Il progetto del nuovo cimitero di Ciaculli finisce su un binario… morto. A mettere la parola “fine” all’idea di un nuovo camposanto a Palermo è il Comune per mano del suo Ingegnere capo, Nicola Di Bartolomeo, che in una nota di martedì scorso, inviata ai proponenti (Caec, Celi e Di Giovanna) e per conoscenza agli assessori Maria Prestigiacomo e Roberto D’Agostino, boccia senza appello la nuova proposta.

Già, perché del cimitero di Ciaculli si parla da anni: una soluzione all’eterna emergenza di loculi che da tempo affligge la città e a cui l’amministrazione comunale prova a porre rimedio nei modi più disperati. Circa 900 posti dovrebbero arrivare dall’ampliamento del cimitero dei Cappuccini, per il quale serve però un Piano cimiteriale che sarà redatto entro l’anno da un gruppo di lavoro da costituire con urgenza; dall’altro si accelera sul nuovo forno crematorio dei Rotoli che sostituirà l’esistente, ormai vecchio e malandato, e a cui se ne aggiungerà un altro per il quale invece è in corso la gara all’Urega.

Soluzioni “tampone”, in attesa di costruire un nuovo impianto dalle parti di Ciaculli con un progetto di finanza: il meccanismo prevede che a costruirlo siano i privati, che potranno incassare per un certo numero di anni prima di cederlo a Palazzo delle Aquile. Ma il progetto, di cui si parla dal 2012 e che sembrava essere a un punto di svolta, si ritrova invece bocciato senza appello. Il piano non ha mai convinto i tecnici del Comune che hanno più volte chiesto modifiche e correzioni: un iter travagliato, durato ben sette anni e che già a giugno era stato archiviato dall’amministrazione. In estate il progetto sembrava però tornato in pista grazie a una limatura dei prezzi dei loculi, ma martedì scorso è arrivata la nuova bocciatura.

“A conclusione dell’istruttoria tecnica e delle relative valutazioni economico-finanziarie effettuate col supporto della Ragioneria generale – scrive Di Bartolomeo – nonostante le richieste di modifica formalizzate nel settembre 2018 e ribadite con note e vari incontri, la proposta è stata valutata negativamente”. E a seguire 12 criticità inerenti la bozza di convenzione, nove sul piano economico e una di natura tecnica sulle deroghe necessarie al Piano regolatore: il Comune contesta la mancata esposizione delle strategie di mercato per valutare l’attendibilità del piano economico, la mancanza di copertura finanziaria del secondo lotto, l’assenza di un coinvolgimento preliminare degli istituti finanziatori ma soprattutto costi troppo alti per i loculi. “L’onere posto a carico degli utenti – si legge nella nota – con un costo medio a loculo pari a 2.645 euro iva inclusa, si mantiene notevolmente superiore al costo applicato nei cimiteri comunali di Palermo (tumulazione da concessione nicchia murale o loculo comunale pari a 795 euro)”. Ma anche la durata della concessione finisce sotto accusa: i privati rientrerebbero dell’investimento (oltre 40 milioni di euro) in 7,8 anni, contro una concessione che durerà invece due decenni. Infine “risulta inaccettabile l’obbligo del Comune in merito al diritto di esclusiva esercitato dal concessionario”.

Insomma troppi dubbi e perplessità che, uniti “al notevole tempo trascorso infruttuosamente nonostante le richieste di modifica”, portano gli uffici a respingere la proposta. Il che mette il Comune nei guai: perché se è vero che l’emergenza loculi al momento è tamponata, grazie anche ai nuovi posti ricavati ai Rotoli e alla vendita di molte concessioni ormai scadute, è anche vero che la città avrebbe comunque bisogno di un nuovo impianto che, senza i privati, dovrebbe gravare sulle già asfittiche casse di piazza Pretoria.

“Prendiamo atto della conclusione di un iter pluriennale che aveva sostanzialmente bloccato tutte le doverose iniziative per dare alla città il necessario ampliamento del cimitero di Ciaculli – commenta l’assessore Roberto D’Agostino – Non bastano i provvedimenti già in atto per garantire i 900 loculi in più ai Rotoli e i circa 900 in più che verranno ricavati dalla zona delle ex Carrozze ai Cappuccini e per i quali gli uffici stanno già lavorando nell’ambito della predisposizione del relativo piano cimiteriale. Il mio intendimento, che sottoporrò all’attenzione del sindaco per la sua valutazione, è quello di reinserire il nuovo cimitero all’interno del piano triennale delle opere pubbliche, trovando le risorse necessarie per un primo stralcio anche attraverso l’accensione di un mutuo”.


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