AGRIGENTO – La prima sconfitta in campionato non ridimensiona la Fortitudo Agrigento, in gara sino alla fine contro la corazzata Verona. Questo il giudizio al termine del match di coach Franco Ciani: “Oggi abbiamo toccato con mano quello che è il livello di questo campionato, ci siamo mostrati per buoni 30 minuti all’altezza, in qualche momento con fiammate ancor più positive, in altri con delle pause o delle flessioni che hanno poi avuto un peso sul risultato finale. L’insegnamento da trarre è che a questo livello le difese sono molto più fisiche, sono molto più sporche ma non per fare polemica, ma perché noi siamo più puri e scolastici in alcune situazioni difensive, perché le uscite dai blocchi di Evangelisti e di un loro giocatore sono diverse, da una parte si esce con un loro giocatore attaccato alle braccia e dall’altra parte no. Ma così si gioca a livello massimo di serie A2 Gold, quindi dobbiamo fare in fretta a cambiare registro sotto il profilo dell’intensità, della fisicità, e di non farci spingere, perché se subisci la fisicità dei contatti si fa fatica a far qualsiasi cosa”.
“L’altra cosa da imparare è che a questo livello ogni errore si paga a caro prezzo – prosegue il coach – perché a parte alcuni tiri di Umeh quasi tutti gli altri tiri da 3 sono stati per un errore di rotazione, per un cambio mal fatto, per arrivare un secondo in ritardo su una rotazione. Alcuni errori dipendono dalla non capacità di gestire il ritmo durante la partita. Quindi dobbiamo alzare la difesa e alzare il ritmo. Ad ogni modo io non sono scontento, abbiamo fatto delle cose buone, con alcuni momenti di grande reazione e abbiamo dimostrato di poter competere a questo livello e, gestendo meglio il finale, forse avremmo perso di 6 o di 5 invece che di 11 e oggi saremmo tutti più soddisfatti”.
Poi un giudizio sul campionato: “Verona ha mostrato di non avere problemi di amalgama, di inserimento, di conoscenza del gioco e sommando questo all’innegabile qualità dei giocatori, dà la sensazione di una squadra che in questo momento è forse insieme a Biella, Casale e Trapani quella che esprime la pallacanestro più concreta e più continua. Le prime due partite – conclude Ciani – sono state vinte meritatamente e ci danno la forza per affrontare questo ciclo bestiale che comprende Casale e la prossima in casa contro Napoli”.
“Ci aspettavamo di poter aggredire e invece hanno aggredito noi, dovevamo essere più cattivi – dichiara Marco Evangelisti – Avevamo preparato benissimo questa partita ma ci siamo persi in quelle cose che alla fine contano di più. E’ stato un problema di intensità, di ritmo, di cattiveria che è venuta a mancare. Loro, da grande squadra quale sono, ci hanno punito su ogni errore ma il nostro atteggiamento in campo è stato positivo”.
Così, infine, il coach veneto Ramaglia: “Abbiamo visto in campo una squadra molto combattiva e con unghia affilate, pertanto vincere contro di loro ha oggi una valenza davvero significativa. Noi continuiamo un percorso che speriamo possa portarci lontano”.