RIPOSTO (CATANIA) – “Con l’alluvione abbiamo perso tutto, chi può ci aiuti, anche con due euro”. Mentre la tempesta travolgeva Torre Archirafi, un video diventava virale in pochi istanti: quello con le urla di alcune donne, circondate da una strada trasformata in un fiume in piena. Sullo sfondo le auto inghiottite dal mare e uno tsunami di fango e pietre che devastava il lungomare di Riposto, in provincia di Catania.
Quelle grida, però, hanno un volto, Francesca Patti è la donna inquadrata di spalle, madre di quattro ragazze che studiano e lavorano. Una famiglia, la Zammataro, che prova, ogni giorno, ad affrontare la realtà e a costruire un futuro migliore. Ma adesso, senza auto e con una casa danneggiata dal fango, chiedono aiuto a tutti (sotto c’è come sostenerli).
L’alluvione, le grida e la paura
“Le mie sorelle piccoline pregavano davanti alla statua di Padre Pio, io cercavo di mantenere la calma, ma non era facile”. Giada, una delle quattro figlie della famiglia Zammataro, racconta il tormento di quegli istanti infiniti, la paura di perdere la vita, ma non solo. La madre Francesca è ancora sconfortata “Siamo una famiglia numerosa, vedere le nostre macchine andare via tra le onde, dopo tanti anni di sacrifici, è stato terribile”.
“La furia dell’acqua era troppo forte – aggiunge -, ha fatto girare anche un camion. La mia vita è diventata un incubo, io non dormo più, mi sento male, anche le bambine, troppa paura, non si può dimenticare quello che è accaduto”.
L’appello
Adesso Francesca teme per il futuro della sua famiglia: “È andata via metà della nostra vita. Aiutateci anche con pochi euro, di più per le mie figlie, dopo una vita di sacrifici
Chi volesse sostenere la famiglia Zammataro può mettersi in contatto con la redazione di LiveSicilia
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