Cicero querela giornalista | "Voleva essere assunto" - Live Sicilia

Cicero querela giornalista | “Voleva essere assunto”

Querela per diffamazione aggravata e atti persecutori a mezzo stampa nei confronti del giornalista Gianpiero Casagni. Lo rende noto il presidente dell'Irsap, Alfonso Cicero, (nella foto), con un comunicato, affermando che tutto sarebbe "collegato al rifiuto di nominarlo addetto stampa prima all'Asi di Caltanissetta e poi all'Irsap".

Il presidente dell'Irsap
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CATANIA – Il presidente dell’Irsap, Alfonso Cicero, ha presentato alla Procura di Catania una querela per diffamazione aggravata e atti persecutori a mezzo stampa nei confronti del giornalista Gianpiero Casagni. Lo rende noto lo stesso Cicero, con un comunicato, affermando che tutto sarebbe “collegato al rifiuto di nominarlo addetto stampa prima all’Asi di Caltanissetta e poi all’Irsap”. “La mia azione legalitaria – afferma Cicero – non conoscerà alcun cedimento né condizionamento. Ogni azione di ulteriore ritorsione e di diffamazione incontrerà sempre la puntuale denuncia, cosi come avvenuto oggi con una corposa querela e decine e decine di allegati a riscontro puntuale e cirsostanziato della stessa. Varrà la denuncia anche per gli articoli ulteriormente gravemente lesivi e ritorsivi ancora oggi apparsi sul medesimo periodico”. (Fonte ANSA)

La nota del giornalista

“Preso atto del comunicato stampa divulgato in data odierna dal geometra Alfonso Cicero, presidente dell’Irsap – scrive Casagni in una nota – in cui lo stesso annuncia azione giudiziaria contro di me nell’esercizio della mia attività professionale, ritenuta dallo stesso “persecutoria nei suoi confronti”, a mia volta rappresento quanto di seguito:

1) le notizie oggetto dei miei articoli su CENTONOVE riguardanti l’Irsap, ed in particolare il suo presidente sono tutte state rigorosamente riscontrate;

2) nessuna attività persecutoria, come falsamente dichiarato nel comunicato stampa dal geometra Cicero, è stata da me compiuta, ma semplice e sacrosanto esercizio del diritto costituzionalmente garantito di libertà di stampa cui è speculare il diritto d’informazione per i cittadini;

3) l’accusa di pretesa attività intimidatoria posta in essere nei confronti del Cicero è invece da addebitare allo stesso nei miei confronti attraverso un uso distorto dello strumento costituito dal ricorso all’attività giudiziaria;

Tutto ciò premesso il riferimento a “notizie manipolate” e costruzioni di fatti e circostanze che mi viene addebitato, non solo come sopra detto è del tutto infondato, ma risponde a un chiaro disegno, questo sì, diffamatorio, ed intimidatorio che supera i confini della querelle personale per approdare nei lidi più estesi del tentativo di imbavagliare la stampa nella sua accezione più alta, e cioè quella che non risponde agli interessi di alcun padrone, non può e non deve essere comprata, e ciò per garantire la salute di un sistema veramente democratico.

Mi riservo pertanto di tutelare, con azioni dirette presso le Autorità e sedi competenti, la mia onorabilità e quella della testata per cui scrivo, e della categoria dei giornalisti dei quali ho la più alta stima e in cui credo proprio perché indipendenti.


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