PALERMO – Prende forma la struttura comunale che affiancherà il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, come commissario per la gestione dell’emergenza cimiteriale della città. La nomina, arrivata direttamente da Roma, ha affidato all’ex rettore poteri speciali per far diminuire il numero delle salme ai Rotoli in attesa di una degna sepoltura, oltre ad avere assegnato 2 milioni di euro per sostenere alcune spese. Un programma di attività illustrato direttamente da Lagalla con il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, artefice della nomina con una norma inserita direttamente in Legge di Bilancio. L’obiettivo è uscire dall’emergenza entro il 2023, come annunciato in conferenza stampa, eliminando la vergogna di oltre mille bare ancora a deposito.
Lagalla è quindi diventato commissario di governo per riportare alla normalità la situazione dei cimiteri cittadini, specie in quello di Vergine Maria, tumulando e inumando le salme, riqualificando strutturalmente gli impianti, procedendo all’ampliamento di Santa Maria di Gesù e favorendo le cremazioni che potranno finalmente ripartire. Il nuovo ufficio del commissario dovrà monitorare l’esecuzione degli interventi urgenti, rendere più celeri per le autorizzazioni, semplificare gli acquisti di strutture e apparecchiature, predisporre accordi e convenzione e gestire la contabilità speciale. Ogni settimana si terrà un aggiornamento dello stato di avanzamento dei lavori.
A comporre la struttura, così come deciso dal sindaco, saranno l’assessore ai Lavori pubblici Totò Orlando (cui toccherà anche sostituire Lagalla in caso di assenza) e poi personale comunale, ossia il capo di Gabinetto Sergio Pollicita per gli aspetti amministrativi, il dirigente ai Cimiteri Luigi Galatioto, Antonio Pensabene per la Reset, il funzionario Daniela Oliva per la contabilità, l’architetto Diletta De Angelis per i profili tecnici, l’architetto Fausto Moriniello per supporto tecnico e amministrativo.
L’amministrazione comunale punta nell’immediato sui nuovi loculi in arrivo a febbraio, sulla possibilità di sepolture provvisorie in provincia e sull’apporto di tecnici per i quali è previsto un budget di 200 mila euro, oltre alle misure di medio e lungo termine. Poteri straordinari sì, ma limitati nel tempo: il commissariamento infatti, come precisato dal ministro, non sarà rinnovato, rendendo la nomina di Lagalla l’ultima occasione per Palermo di risolvere l’eterna emergenza.