Cisl Catania: "Stabile, quello che conta è fare buon teatro" - Live Sicilia

Cisl Catania: “Stabile, quello che conta è fare buon teatro”

"La nuova stagione - scrive il sindacato - sarà una bella occasione per ripartire"

CATANIA – “Abbiamo, insieme, il bisogno di dare qualità e futuro al Teatro Stabile”: lo scrivono in un comunicato stampa il segretario generale della Cisl catanese Maurizio Attanasio e il segretario regionale della Fistel Cisl Sicilia Antonio D’Amico.

“Nel 2017, anno in cui si è insediato l’attuale Cda al Teatro Stabile di Catania – prosegue la nota dei due segretari – è iniziato un importante ed impegnativo processo di risanamento economico, studiato e avviato dall’allora Commissario Giorgio Pace.Lo scopo è stato di salvare e fare ripartire un teatro ormai condannato alla chiusura, a causa di un indicibile buco di 15 milioni di euro di debiti accumulato negli anni precedenti”.

“Tutti i lavoratori e il pubblico dello Stabile conoscono questa triste storia- prosegue la nota – che per mesi ha rovinato la vita ai lavoratori stabili, distrutto professionalmente alcuni precari e attori, rovinato i rapporti con i fornitori. Con grande impegno, senso del dovere e trasparenza, con questa nuova governance il teatro è uscito dal “medioevo” e tenta di ripartire nonostante tutte le difficoltà economiche, con un debito che si protrarrà ancora per anni e il covid-19”.

“Nonostante tutto, con lo sforzo del personale è stato ristrutturato l’immobile del Teatro – scrivono ancora i segretari Cisl catania e Fistel Cisl Sicilia – sono stati fatti tanti interventi di restyling, esterni ed interni proprio per dare un segno, al pubblico e a tutti i catanesi, della volontà di fare rinascere un istituzione importante di grande livello. Dalla facciata al “Ridotto”, una sala polifunzionale aperta ad ogni attività culturale, da mostre espositive a piccoli spettacoli. È in corso un parziale restyling della sala, per accogliere il pubblico in maniera più dignitosa. E’ ripartita l’attività di laboratorio scenografico, una risorsa importante che fa parte della tradizione del TSC e che da l’opportunità di realizzare scenografie anche per altri teatri sprovvisti di laboratorio”.

“Altro nuovo traguardo raggiunto – prosegue la nota – è stato quello di aver trovato una seconda sala, il Teatro Futura, che in mancanza del Teatro Angelo Musco, teatro che il Commissario dovette decidere di lasciare, darà l’opportunità a tutto il comparto teatrale, maestranze, attori e registi, di poter fare spettacolo. Infatti è stata programmata una stagione teatrale, parallela a quella principale della sala Verga, per allargare l’offerta culturale ad un pubblico più vasto. Tutto ciò ha fatto ritornare passione, speranza e dignità professionale ai lavoratori, anche precari, uno stipendio puntuale e una grande energia per affrontare il futuro”.

“Durante la pandemia il TSC ha prodotto spettacoli alternativi on line, e giovani attori e registi tra mille difficoltà sono riusciti lavorare – è la conclusione – è stata presentata la stagione teatrale 2021/22, che, Covid permettendo, sarà una bella occasione per ripartire, per maestranze, attori e registi, noi non contiamo quanti catanesi o siciliani, giovani e meno giovani, perché quello che conta è fare teatro, un buon teatro. Sarà il pubblico a stabilirlo”.


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