Cittadini: "Clinica Candela a disposizione per vaccinare" - Live Sicilia

Cittadini: “Clinica Candela a disposizione per vaccinare”

"La componente di diritto privato del SSN deve lavorare in sinergia con quella di diritto pubblico, in un impegno che unisce tutti"
CORONAVIRUS
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PALERMO – La Sicilia, a causa del numero di contagi in aumento, si avvicina a grandi passi alla zona gialla. La regione è ultima per numero di vaccini inoculati e in tanti si stanno spendendo per farne capire l’importanza, ma la rimostranze sono diverse. Da lunedì, proprio per imprimere una forte accelerata, a Palermo sarà possibile vaccinarsi anche nelle farmacie, con la speranza che molti cittadini si presentino per ricevere la propria dosa.

Anche la Clinica Candela di Palermo si è messa a disposizione ed ha iniziato, già da giovedì 26, ad inoculare i vaccini: “Siamo convinti che i vaccini siano l’unica strada per uscire al più presto dall’emergenza Covid-19. Per questa motivazione, condividendo una richiesta in tal senso della Regione, abbiamo messo la nostra struttura a disposizione della popolazione siciliana per offrire un servizio di vaccinazione puntuale e professionale.” A dichiararlo è Barbara Cittadini legale rappresentante della Clinica Candela di Palermo.

“La componente di diritto privato del SSN deve lavorare in sinergia con quella di diritto pubblico, in un impegno che unisce tutti: cittadini, sanitari, istituzioni e aziende”

“Preoccupano i dati di una ricerca della Fondazione Gimbe sullo stato della pandemia da Sars-cov-2 – rileva la Cittadini – secondo i quali continuano a salire i ricoveri tra i non vaccinati, con la campagna vaccinale che segna ad agosto un crollo di somministrazioni del -66,5%. In Sicilia, in particolare, nella settimana 18-24 agosto si registra un peggioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti – che sono 512 – e sono in aumento del 33,6 % i nuovi casi rispetto alla settimana precedente, mentre la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 55%, con una media in Italia del 61,9%. Si tratta di dati allarmanti – conclude Cittadini – che dimostrano quanto sia fondamentale procedere celermente con la campagna vaccinale”.


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