E’ morto poche ore dopo l’arrivo in Sicilia, in una casa che non era la sua, con in tasca due identità distinte e separate. E’ successo a Licata, sulla costa agrigentina. Al centro della strana storia un cittadino tedesco, di età compresa tra i trenta e i quarant’anni, le cui generalità non sono state rese note. Dati anagrafici, effettivamente, difficili da ricostruire, anche per i poliziotti del locale commissariato, che stanno seguendo le indagini.
L’uomo, infatti, aveva in tasca due carte di identità, rilasciate, “regolarmente” dall’autorità tedesca, ma riportanti dati che non coincidono. O meglio, da quanto trapela da prime indiscrezioni, le età sarebbe simili, così come tutti gli altri connotati, relativi ai tratti somatici del soggetto, diversi, invece, sono nome e residenza. Una vicenda strana, con un uomo misterioso arrivato dalla Germania fino a Licata, apparentemente per fare una vacanza. Il tedesco appena arrivato, ieri, è stato ospite di un giovane del posto – noto alle forze di polizia e con il quale, a quanto pare, non ci sarebbero legami di parentela diretta.
L’uomo dalla doppia identità passa, però, solo una notte del suo soggiorno siculo. All’alba è stato trovato morto. Da lì l’allarme e l’arrivo sul posto degli agenti di polizia. Le cause del decesso sono in fase di accertamento. Da una prima ispezione non è escluso l’arresto cardiocircolatorio o l’aneurisma cerebrale, cause, tra le più frequenti, di morte improvvisa. La procura della Repubblica di Agrigento ha subito disposto l’autopsia.
Nel frattempo la polizia indaga a tutto campo, per capire cosa ci fosse dietro a quelle due identità, quale fosse il legame tra il morto e il licatese, che lo stava ospitando, ma, soprattutto, perché il tedesco avesse deciso di fare un viaggio a Licata. Solo l’esito degli esami autoptici potrà chiarire i motivi della morte e aprire un varco concreto all’interno delle indagini. I licatesi sono sgomenti.