Civico, liste di attesa scavalcate | Inchieste su sette reparti - Live Sicilia

Civico, liste di attesa scavalcate | Inchieste su sette reparti

L'ospedale Civico di Palermo

Si lavora in gran segreto da più di tre anni. "Il caso Neurochirurgia non è isolato"

PALERMO – Gli investigatori studiano, confrontano e tirano le conclusioni cartella clinica dopo cartella clinica. Ci vuole tempo. Non si sa ancora quanto, ma il caso delle liste di attesa nel reparto di Neurochirurgia non resterà isolato.

Ieri i carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni hanno arrestato – si trova ai domiciliari – il primario Natale Francaviglia. Un’altra forza di polizia giudiziaria continua a indagare su altri reparti all’interno dell’ospedale Civico, immensa struttura sanitaria di Palermo.

I finanzieri, a partire dal 2016, si sono concentrati su altri reparti. Quali? Cardiologia chirurgica d’urgenza, toracica e vascolare, Otorinolaringoiatra, Urologia, Nefrologia e Unità di terapia intensiva cardiologica. È a questi reparti che appartenevano le cartelle sequestrate tre anni e mezzo fa su ordine della Procura della Repubblica. Impossibile sapere cosa sia emerso.

Il tema di indagine, però, è lo stesso: le liste di attesa parallele e non ufficiali per agevolare i ricoveri senza passare dal pronto soccorso. In molti potrebbero avere acquisto un “lasciapassare” particolare che si ottiene solo transitando da studi e centri privati. La decisione maturata da alcuni mesi, ma accelerata ieri nel corso di una riunione con il manager Roberto Colletti, di tornare ad una gestione centralizzata, e non demandata ai singoli reparti, delle liste dei ricoveri pare essere una contromossa ad un sistema consolidato. Varrà per il futuro, ma non potrà cancellare il passato.

In ospedale esiste una “Agenda di prenotazione dei ricoveri programmabili”. La trafila prevede che, quando ha ha necessità di un ricovero per eseguire accertamenti specifici o sottoporsi ad un intervento chirurgico, il cittadino deva essere visitato dallo specialista della struttura sanitaria pubblica. La visita va prenotata tramite il Cup. È lo specialista che poi attribuisce al paziente una determinata classe di priorità clinica e lo inserisce nella lista di attesa. Naturalmente questa procedura non si applica ai casi urgenti che transitano dal pronto soccorso.

Nel caso di Francaviglia, autorizzato a svolgere attività extramoenia, i carabinieri hanno scoperto che nel solo 2016 nelle liste di attesa del reparto erano iscritte 387 persone, di cui 180 visitate privatamente dal neurochirurgo e “mai transitate” dal Cup.

E altrove? Ed ecco il cuore dell’indagine dei finanzieri coordinati dalla sezione reati contro la pubblica amministrazione della Procura della Repubblica di Palermo.

 

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