È arrivato il rinvio a giudizio per Suru Costel e Francesco Cavallaro, imputati nel procedimento battezzato ‘Minecraft’ che lo scorso anno – a seguito di diversi fermi – ha depotenziato il braccio militare del clan Cappello. In particolare i due gruppi che hanno ai vertici Massimiliano Cappello, fratello del capomafia Turi al 41bis, e di Salvuccio Lombardo jr, figlio di Salvatore ‘u ciuraru.
La gup Anna Maria Cristaldi ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio delle pm Antonella Barrera e Tiziana Laudani che ieri hanno affrontato la requisitoria. Poi hanno discusso i difensori, l’avvocato Giuseppe Rapisarda per Ciccio Cavallaro e l’avvocato Angelo Cassone per Saru Costel (chiamato Mariu u rumenu). Quest’ultimo è inserito nel gruppo mafioso di Salvuccio Jr, avrebbe avuto il ruolo di ‘custode delle armi’. Di un potente arsenale a disposizione del clan e del boss con la fissazione dei kalashnikov. Cavallaro, invece, è accusato di associazione finalizzata al traffico di droga. Oltre a reati di spaccio. D’altronde è lo smercio di stupefacenti la prima ‘linfa’ economica della mafia. E i Cappello non farebbero eccezione. La prima udienza sarà il 12 aprile davanti alla terza sezione penale (collegiale) del Tribunale di Catania.
Continua invece l’udienza preliminare a metà marzo per la discussione delle pm sugli altri 13 imputati che hanno optato per il rito abbreviato. Fino a giugno, sono già calendarizzate le arringhe difensive. In estate potrebbe arrivare dunque la sentenza della gup.