Clan Laudani, i "vicerè" della mafia |Tutti i nomi e le richieste di pena - Live Sicilia

Clan Laudani, i “vicerè” della mafia |Tutti i nomi e le richieste di pena

Alla sbarra 53 imputati.

Il processo abbreviato
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CATANIA – Ammontano a quasi cinque secoli di carcere gli anni chiesti dai pm della Dda di Catania, Antonella Barrera, Lina Trovato e Nunzio Distefano, come condanna per gli imputati dello stralcio abbreviato del maxi processo Vicerè che vede alla sbarra la cupola della famiglia di sangue dei Laudani e dei presunti affiliati delle varie squadre operative a Catania e nelle città della fascia ionica e dell’hinterland etneo. Le richieste di pena al Gup di Catania Rosa Alba Recupido sono arrivate al termine della requisitoria in cui i tre pubblici ministeri hanno sviscerato la delicata inchiesta che a febbraio dello scorso anno ha decapitato la cosca dei “Mussi i Ficurinia” capeggiata dal patriarca Sebastiano Ianu Laudani (classe ’26), che sta affrontando il troncone del processo ordinario.

La famiglia Laudani

Il grande accusatore dei figli e nipoti dello storico capomafia è Giuseppe Laudani, uno di famiglia, che da alcuni anni ha deciso di fare il salto del fosso e di diventare collaboratore di giustizia. Dalle sue rivelazioni, contenute in centinaia di pagine di verbali riversate negli atti del processo, sono partiti gli imput investigativi che hanno permesso di ricostruire l’organigramma militare del clan, la filiera illecita degli affari, le zone di potere e anche la carta delle estorsioni. Le pene più pesanti sono state chieste dai pm per chi porta il cognome Laudani e per chi rappresenta “i Mussi” in alcune realtà territoriali. Per Santo Orazio Laudani, 16 anni e 8 mesi, 16 anni per il giovane Sebastiano Laudani (classe ’83), 14 invece per l’omonimo classe ’69, stessa condanna chiesta per Giuseppe Laudani (classe ’46), chiude il cerchio con 12 anni Concetto Laudani. Per una delle madrine dei Vicerè: Mariella Scuderi, vedova di Santo Laudani, l’accusa ha chiesto 9 anni e 4 mesi. Dodici anni è stata la richiesta per Carmelo Pavone, detto l’Africano, considerato il capo storico di Acireale, e per Omar Scaravilli, indicato come il punto di riferimento di Canalicchio e definito dai pentiti il clone di Ianu il Grande.

Un’indagine imponente quella dei carabinieri che portò all’arresto di 109 indagati: tra questi anche due avvocati accusati di concorso esterno. L’inchiesta, infatti, scosse il mondo forense catanese. Considerando le pene già rimodulate visto il rito abbreviato, i tre pm non hanno concesso sconti agli avvocati Giuseppe Arcidiacono e Salvatore Mineo. La richiesta di pena per i due è stata di 7 anni e 4 mesi.

L’udienza di ieri che si è svolta a Bicocca è terminata con la discussione del legale dell’Associazione Asaec che si è costituita parte civile. Sono state già fissate le udienze per le arringhe difensive che si dovrebbero concludere a settembre. Il processo è stato aggiornato al 4 maggio, ma vista l’astensione dei penalisti potrebbe essere rinviato.

LE RICHIESTE DI PENA. Paolo Aloisio, 10 anni e 2 mila euro di multa, Filippo Anastasi, 10 anni, 4 mesi  e 4 mila euro, Arcidiacono Giuseppe, 7 anni e 4 mesi, Carmelo Bonaccorso, 8 anni e 9 mesi, Alberto Caruso, 15 anni e 3200 euro di multa, Andrea Catti, 12 anni, Orazio Cucchiara, 8 anni, Giuseppe D’Agata, 8 anni, Sebastiano D’Antona, 8 anni, Vito Danzuso, 8 anni, Antonino Di Mauro, 8 anni, Salvatore Di Mauro, 9 anni e 2000 euro, Giuseppe Fichera, 10 anni, Antonino Finocchiaro, 12 anni, Sebastiano Flori, 8 anni, Antonino Fosco, 8 anni e 9 mesi, Santo Gerbino, 8 anni, Giovanni Giuffrida, 8 anni, Sebastiano Granata, 10 anni, Giuseppe Grasso, 10 anni, Franco Guglielmino, 12 anni, Concetto Laudani, 12 anni, Giuseppe Laudani (classe ’46) 14 anni, Santo Orazio Laudani, 16 anni e 8 mesi, Sebastiano Laudani (classe ’69), 14 anni, Sebastiano Laudani (classe ’83), 16 anni, Orazio Leonardi, 10 anni, Daniele Mangiagli, 8 anni e 9 mesi, Orazio Militello, 8 anni, Salvatore Mineo, 7 anni e 4 mesi, Giovanni Muscolino, 8 anni, Alfio Nucifora, 10 anni, Antonio Luca Pappalardo, 10 anni e 4 mesi, Valerio Parasiliti Rantone, 10 anni, Giuseppe Parenti, 8 anni, Leonardo Parisi, 12 anni, Carmelo Pavone, 12 anni, Francesco Antonio Pistone, 14 anni e 9 mesi, Antonio Carmelo Alessandro Privitera, 12 anni, Alessandro Raimondo, 8 anni, Antonino Rapisarda, 8 anni e 9 mesi, Alfio Romeo, 10 anni, Omar Scaravilli, 12 anni, Orazio Sciuto, 8 anni e 9 mesi, Maria Scuderi, 9 anni e 4 mesi, Orazio Salvatore Scuto, 10 anni, Salvatore Sorbello, 8 anni e 9 mesi, Maurizio Tomaselli, 10 anni, Michele Torrisi, 8 anni, Sebastiano Torrisi, 12 anni, Antonino Franco Ventura, 8 anni, Daniele Magrì, 8 anni e 9 mesi.

IL COLLEGIO DIFENSIVO – Dalla prossima udienza toccherà ai difensori discutere davanti al Gup. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Alessandro Fidone, Ignazio Danzuso, Enrico Trantino, Serena Bonfiglio, Juno Celesti, Giovanni Chiara, Alessandro Coco, Maria Caltabiano, Sebastiano Bordonaro, Matteo Bonaccorsi, Elisa Ventura, Lucia D’Anna, Giorgio Antoci, Michele Ragonese, Fabrizio Seminara, Mario Cardillo, Alessandro Vecchio, Eugenio De Luca, Salvo La Rosa, Franco Fazzino, Salvo Caruso, Donatella Singarella, Pino Ragazzo, Domenico Cannavò, Tommaso Tamburino, Giuseppe Musumeci, Franca Cuteri, Giuseppe Gullotta (del foro di Enna), Enzo Iofrida, Belinda Zisa, Giuseppe Rapisarda, Luigi Cuscunà, Francesco Sanfilippo, Pino Napoli, Alessandro Vecchio, Prof. Guido Ziccone.


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