CATANIA. Si aprirà il 12 gennaio, davanti al gup di Catania Rosa Alba Recupido, l’udienza preliminare per i primi 65 dei 109 indagati della maxi operazione antimafia, denominata “I Vicerè”. Tra gli imputati, oltre ai componenti della Famiglia Laudani, tra cui il vecchio boss Sebastiano, anche alcuni tra gli storici esponenti, secondo la Procura di Catania, come Carmelo Pavone, detto l’Africano, Antonino Rapisarda, e due donne: Mariella Scuderi e Concetta Scalisi, entrambe ritenute ai vertici del clan. Tra le accuse contestate a vario titolo associazione mafiosa, estorsione, detenzione e traffico di stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi.
A processo, in questa prima fase, tutti gli indagati per i quali il Riesame e la Cassazione hanno confermato la misura cautelare. Non comparirà davanti al gup Giuseppe Tomarchio, 62enne incensurato giarrese, deceduto il giorno di Natale all’ospedale Papardo di Messina. L’uomo, che sarebbe stato da tempo affetto da problemi cardiopatici, era detenuto nel carcere di Messina Gazzi. Il suo difensore di fiducia Enzo Iofrida ne aveva chiesto la scarcerazione. “Avevo chiesto la sostituzione della misura con quella degli arresti domiciliari – spiega il legale – sostenendo attraverso una consulenza medica di parte l’incompatibilità del regime carcerario con la sua detenzione”. Richiesta rigettata sia dal gip, che ha deciso in base ad una perizia medico legale, che dal Riesame, a cui la difesa aveva presentato appello. “Adesso – conclude Enzo Iofrida – i familiari vogliono sapere se lo stesso abbia ricevuto tutte le cure del caso in carcere prima ed in ospedale dopo, e se il nostro consulente di parte aveva ragione nelle sue valutazioni”. Il legale presenterà un esposto in Procura.
GLI IMPUTATI. Giovanni Alfino, Paolo Aloisio, Filippo Anastasi, Giuseppe Arcidiacono (avvocato), Carmelo Bonaccorso, Giuseppe Borzì, Rosario Campolo, Alberto Gianmarco Angelo Caruso, Andrea Catti, Saverio Cristaldi, Orazio Cucchiara, Giuseppe D’Agata, Sebastiano D’Antona, Vito D’Anzuso, Orazio Di Grazia, Antonino Di Mauro, Orazio Salvatore Di Mauro, Giuseppe Fichera, Antonino Finocchiaro, Sebastiano Flori, Antonino Fosco, Santo Giuseppe Gerbino, Giovanni Giuffrida, Sebastiano Granata, Giuseppe Grasso, Franco Guglielmino, Carmelo Orazio Isaia, Concetto Laudani, Giuseppe Laudani, Santo Orazio Laudani, Sebastiano Laudani (il patriarca, classe ’26), Sebastiano Laudani (classe ’69), Orazio Leonardi, Daniele Mangiagli, Carmelo Maugeri, Orazio Militello, Salvatore Mineo (avvocato), Giovanni Muscolino, Giovanni Antonino Nicolosi, Alfio Nucifora, Antonio Luca Josè Pappalardo, Valerio Parasiliti Rantone, Giuseppe Parenti, Giovanni Parisi, Gianluigi Antonio Partini, Carmelo Pavone, Giovanni Pennisi, Francesco Antonio Pistone, Antonio Carmelo Alessandro Privitera, Alessandro Giuseppe Raimondo, Antonio Rapisarda, Alfio Romeo, Concetta Scalisi, Omar Scaravilli, Orazio Sciuto, Maria Scuderi, Orazio Salvatore Scuto, Salvatore Sorbello, Maurizio Tomaselli, Michele Torrisi, Sebastiano Torrisi, Antonino Francesco Ventura.