CATANIA – Clan Scalisi: latitante arrestato in Germania. Nella giornata di ieri, a seguito di congiunte indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania e condotte dalla Polizia di Stato (Servizio Centrale Operativo, Squadra Mobile di Catania e Commissariato di P.S. di Adrano), con il supporto di Europol, la Polizia tedesca ha localizzato e tratto in arresto a Biebesheim, nella regione dell’Assia Nicola Amoroso (cl.1981), inteso “Cola tri piedi”, pregiudicato. L’uomo destinatario di M.A.E. per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Scalisi – costituente locale articolazione della famiglia mafiosa Laudani di Catania) con l’aggravante di essere l’associazione armata, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio delle medesime, estorsione, rapina, ricettazione, reati in materia di armi, danneggiamento seguito da incendio, con l’aggravante di aver commesso il fatto in nome e per conto del clan Scalisi e al fine di agevolarne le attività illecite.
Le forze dell’ordine considerano Amoroso un personaggio di elevato spessore criminale, è latitante dal luglio dello scorso anno, essendo risultato irreperibile, perché già all’estero, in data 11 luglio 2017, nell’ambito dell’operazione “Illegal duty”, condotta dalla Squadra Mobile di Catania e dal Commissariato di P.S. di Adrano, in esecuzione di due distinte ordinanze applicative di misure cautelari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di trentanove persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Scalisi), con l’aggravante di essere l’associazione armata, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio delle medesime, tentato omicidio, estorsione, rapina, furto, ricettazione, reati in materia di armi, danneggiamento seguito da incendio, con l’aggravante di aver commesso il fatto in nome e per conto del clan Scalisi e al fine di agevolarne le attività illecite. L’arresto è il frutto di un proficuo scambio informativo tra la Polizia italiana e quella tedesca, e rappresenta il primo risultato del progetto “Eurosearch”, avviato da Europol e dal Servizio Centrale Operativo, finalizzato alla localizzazione e cattura di latitanti mafiosi in ambito europeo.