PALERMO– “Penso alla tristezza infinita di queste foto.Penso ai cento che sono caduti in questi anni senza aver mai (mai!) nemmeno immaginato di indossare un giubbotto antiproiettile per il senso di sobrietà che animava ogni loro gesto, pur sapendo che la loro morte era appesa a un capriccio di cosa nostra. Penso alla miseria di un paese in cui l’esibizione della vita ha preso il posto della vita reale. Da oggi all’antimafia da talk show e fanfare dobbiamo aggiungere quella da giubbotto antiproiettile”.
Sono le parole, effettivamente esplicite, scritte sulla sua pagina Facebook, dal presidente regionale della Commissione Antimafia, Claudio Fava, in calce ad alcune foto che ritraggono il conduttore Massimo Giletti, appunto, con il giubbotto antiproiettile.
Perché Giletti è stato immortalato vestito in quel modo? Come racconta il ‘Corriere della Sera’: “Appare così Massimo Giletti, nelle immagini pubblicate in esclusiva da Diva e Donna, il settimanale di Cairo Editore, in edicola mercoledì 15 settembre. Il conduttore sta per tornare in televisione su La7 con Non è l’Arena. Il giornalista da fine luglio vive sotto scorta. A far scattare il provvedimento, deciso dalla Prefettura di Roma, sono state le minacce rivolte al conduttore tv dal boss Filippo Graviano, intercettato in carcere, dopo l’uscita dalla prigione di più di 200 mafiosi durante l’emergenza coronavirus”.
Ma Fava non ci sta. E incalza: “Da oggi all’antimafia da talk show e fanfare dobbiamo aggiungere quella da giubbotto antiproiettile”.