Coca cola e la Sicilia | Impatto economico da 12 milioni - Live Sicilia

Coca cola e la Sicilia | Impatto economico da 12 milioni

La presentazione dei risultati nel corso di un workshop.

lo studio dell'università di catania
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CATANIA – Un’analisi dell’università di Catania ha esaminato l’impatto diretto, il valore aggiunto creato da Sibeg, azienda che dal 1960 imbottiglia prodotti a marchio Coca-cola, sotto forma di salari e stipendi erogati dall’azienda al proprio personale e agli agenti di vendita, di profitti reinvestiti e di tasse versate in Sicilia: l’impatto indiretto che si riferisce al volume d’affari generato per i suoi fornitori e distributori, e ai posti di lavoro creati indirettamente in queste imprese; e l’impatto indotto ovvero la spesa in consumi (al netto dei risparmi) e quindi il potere di acquisto dei dipendenti, agenti e lavoratori indiretti il cui salario e stipendio è riconducibile all’azienda. Lo studio è stato presentato durante un workshop moderato dal giornalista Marcello Sorgi e al quale partecipano l’Ad di Sibeg, Luca Busi, il direttore comunicazioni e relazioni esterne di Coca-Cola Italia, Vittorio Cino, il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione, e l’assessore alle Risorse agricole della Regione Siciliana, Ezechia Reale.

Nel dettaglio Sibeg ha avuto nel 2012 un impatto diretto pari all’11,39% (12.273.040 euro). Un dato, che secondo lo studio dell’università di Catania, fa emergere come “l’azienda d’imbottigliamento si conferma una realtà imprenditoriale innovativa capace di generare redditi da lavoro in misura superiore rispetto al peso del suo fatturato”. L’impatto indiretto è articolato in primo livello (ossia la liquidità reimmessa sul territorio regionale a favore di partner e fornitori locali, in cambio di loro prestazioni); secondo livello (riferibile al numero di posti di lavoro creati nelle imprese fornitrici e commerciali). Nel dettaglio, su un totale di fatturato di 107 milioni di euro, l’impatto indiretto di primo livello è pari al 22,2% del totale fatturato (23.939.396 euro). Per quanto riguarda l’impatto indiretto di secondo livello, il valore dei redditi pagati ai dipendenti indirettamente occupati – 1.063 unità – si attesta a 29.635.601 di euro: la società di imbottigliamento ha dunque creato potere d’acquisto nel territorio siciliano per il 27,51% del fatturato 2012. Il terzo e ultimo impatto socio economico generato da Sibeg in Sicilia, secondo i dati citati dallo studio dell’università di Catania, riguarda la spesa in consumi al netto dei risparmi delle famiglie siciliane, il cui salario o stipendio, è direttamente o indirettamente sostenuto da Sibeg: tale valore è stato pari a 37.674.307 euro. Ciò significa che oltre agli impatti precedentemente indicati, un ulteriore 35% del fatturato dell’azienda si è trasformato in potere d’acquisto per i dipendenti diretti e indiretti dell’azienda.

“Siamo soddisfatti dei risultati emersi dallo studio condotto dall’università di Catania, che pone in evidenza il nostro impegno nei confronti del territorio siciliano in cui Sibeg è presente dal 1960″. Così Luca Busi, amministratore delegato della società imbottigliatrice ufficiale di The Coca-Cola Company. “Un percorso che ci ha portato a essere player primari nel settore delle bevande – aggiunge Busi – con una quota di mercato che supera del 10% quella dei nostri diretti concorrenti. La nostra crescita non può prescindere da quella delle comunità in cui operiamo. Per questo – sottolinea l’amministratore delegato di Sibeg – ci ispiriamo a un modello di business responsabile che ci auguriamo possa essere di beneficio per tutto il network delle imprese che operano in Sicilia”. Dal rapporto dell’università di Catania, emerge come, in “assoluta sintonia con la visione globale di The Coca-Cola Company, Sibeg abbia saputo delineare una propria Social Entrepreneurship, che nel corso degli anni si è declinata in 50 attività, progetti e iniziative volte a migliorare lo stato di benessere individuale e della comunità e a ridurre l’impatto ambientale del ciclo produttivo”. Dati che spingono Vittorio Cino, direttore comunicazione e relazioni istituzionali di Coca-Cola Italia, a rilevare che “Sibeg, insieme a Coca-Cola HBC Italia, costituisce una parte fondamentale del sistema Coca-Cola in Italia”. “Ci rende orgogliosi vedere come uno dei nostri partner più importanti – chiosa Cino – sia riuscito a coniugare al meglio le esigenze del mercato siciliano con la strategia di social responsability di The Coca-Cola Company”.

Un fatturato di 107 milioni di euro e 1.353 posti di lavoro creati nel 2012. E’ l’impatto economico sulla Sicilia di Sibeg. Quasi la totalità del fatturato, il 96%, secondo la ricerca è trasformato in ricchezza per la Sicilia tornando sotto forma di potere d’acquisto, occupazione per i lavoratori e per le tutte le diverse realtà che operano nella sua filiera. Nel 2012 sono stati erogati e sostenuti redditi per complessivi 41 milioni di euro. L’analisi dell’impatto socio economico ha “confermato il forte radicamento locale della società di imbottigliamento, che è al 20esimo posto tra le 1.846 società operanti nel settore del ‘beverage’ in Italia, non soltanto per il valore economico reinvestito nel territorio, ma anche per la costante interazione con la realtà produttiva regionale: il 79% dei fornitori di prodotti e servizi e agenti di distribuzione sono siciliani o italiani, mentre solo l’1% proviene da Paesi extra-europei”. “Sibeg ha agito come catalizzatore di sviluppo per sé stessa e per la collettività – spiega Elita Schillaci, docente dell’università di Catania responsabile del progetto con i professori Francesco Garraffo e Marco Romano – trasformando la sua capacità economica in maggior ricchezza per l’intera comunità locale e regionale. La collaborazione con l’imbottigliatore siciliano è particolarmente proficua per le imprese che operano nella logistica. Dal punto di vista occupazionale, l’impatto più importante – osserva la prof. Scillaci – è infatti quello sulla filiera a valle, dai distributori fino ai punti vendita, che impiegano grazie a Sibeg 943 dipendenti indiretti”.


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