PALERMO – La prescrizione spazza via le accuse e le condanne. La prima sezione della Corte di Appello, presieduta da Adriana Piras, riqualifica il reato: cade l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e restano in piedi singoli episodi di detenzione e spaccio datati 2013. Circostanza che ha fatto abbassare il tetto della prescrizione.
Da qui sentenza di non doversi procedere per gli imputati Elio Magrì (avvocato Antonino Gaziano), Salvatore Nobile (avvocati Giovanni Castronovo e Girolamo D’Azzò), Filippo D’Oro (avvocato Maria Alba Nicotra) e Natale Vinciguerra (avvocato Giuseppe Ragazzo).
Gli imputati erano stati condannati per detenzione ai fini di spaccio di cocaina acquistata a Catania e poi rivenduta fra Agrigento, Canicattì, Licata e Ravanusa. In primo grado erano state inflitte pene comprese fra 4 anni e 6 anni e 10 mesi.

