PALERMO – Si abbassa l’età in cui avviene il primo approccio con le droghe. Chi consuma sostanze stupefacenti è sempre più giovane, con un’età media di 23 anni. A dirlo è il Centro Studi Ricerca e Documentazione del Ministero dell’Interno, la cui ultima relazione annuale, relativa al 2016, evidenzia due classi di maggiore incidenza, quella tra i diciotto e i ventidue anni e quella over trenta.
Numeri che confermano, ancora una volta, che la popolazione più a rischio è quella in età adolescenziale. Basti pensare che nell’arco di dodici mesi a Palermo sono stati segnalati alla Prefettura, in quanto consumatori, 160 minorenni. Fanno parte di un totale di 1985 persone trovate in possesso di droga per uso personale. Tra queste, 1881 maschi e 104 femmine. Un trend che a livello regionale posiziona la Sicilia al terzo posto, in Italia, per numero di consumatori di droga dopo la Toscana e il Lazio.
D’altronde l’Isola è la zona in cui, negli ultimi dodici mesi, è stata sequestrata la maggiore quantità di coltivazioni di marijuana: quasi 24 mila le piante di Cannabis scoperte dalle forze dell’ordine. In città la squadra mobile ha sequestrato soprattutto hashish. Circa quattrocento i chili scovati in magazzini, box e abitazioni di pusher e trafficanti.
Droga pronta per essere immessa nel mercato dello spaccio cittadino. Trentadue i chili di marijuana finiti sotto sequestro, sette quelli di cocaina, la droga che in base agli ultimi arresti eseguiti dalla polizia nel capoluogo siciliano viene maggiormente consumata nelle zone della movida.
Ed è proprio il consumo della “polvere bianca” – secondo quanto emerge dalla relazione annuale del Dipartimento politiche antidroga – a provocare il maggior numero di ricoveri ospedalieri, seguito da quello di oppiacei, cannabis, anfetamine e sostanze psicostimolanti, considerando comunque che il 49 per cento dei ricoveri maschili ed il 71 per cento di quelli femminili avviene per consumo di sostanze miste o non specificate.