"Cocaina tagliata col veleno per le formiche": ragazza in ospedale

“Cocaina tagliata col veleno per le formiche”: ragazza finisce in ospedale

Un arresto in provincia di Caltanissetta

CALTANISSETTA – La cocaina potrebbe essere stata tagliata con del veleno per formiche. Saranno gli esami di laboratorio a confermare quella che è più di un’ipotesi. Su ordine del giudice per le indagini preliminari di Gela i carabinieri di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, hanno arrestato Alessandro Trovato, 40 anni.

La vicenda inizia il pomeriggio del 16 dicembre scorso. Una donna chiama la stazione dei militari. La figlia sta male, si trova in ospedale e si teme un overdose. Per fortuna andrà diversamente. Ha comprato una dose di cocaina di cui fa uso abituale assieme al fidanzato. I carabinieri perquisiscono l’abitazione di Trovato. In cucina, sul tavolo e dentro il forno a microonde, ci sono 68 grammi di cocaina, alcuni bilancini di precisione e del borotalco utilizzato per tagliare lo stupefacente.

E c’è anche quel contenitore trasparente che “Trovato asserisce essere veleno per le formiche”. I carabinieri lo seguivano da tempo. Nel suo telefonino ci sono chiamate e messaggi di tanti clienti. Ordinano la droga, passano a ritirarla a casa di Trovato in via Antonio Gramsci e lasciano i soldi nella cassetta della posta o in un secchio lasciato davanti all’abitazione. Il quarantenne si avvale della facoltà di non rispondere, ma fa delle dichiarazioni spontanee in cui sostanzialmente confessa. Racconta di essere in crisi economica per colpa dell’emergenza Covid.

Una giustificazione, ammesso che lo sia, che non convince gli investigatori. Il gip Francesca Pulvirenti ha deciso che Trovato merita di stare in carcere. Il pubblico ministero aveva proposto gli arresti domiciliari.


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