Codice contratti, l’Asael chiede chiarezza sull’applicazione in Sicilia - Live Sicilia

Codice contratti, l’Asael chiede chiarezza sull’applicazione in Sicilia

Le proposte dell'associazione degli amministratori

Una circolare per dare ai Comuni opportune e snelle istruzioni sull’applicabilità o meno in Sicilia delle varie disposizioni introdotte dal nuovo Codice dei contratti. È questa la principale proposta avanzata dall’Asael sul disegno di legge regionale in discussione all’Ars per l’applicazione in Sicilia del nuovo codice degli appalti.

Ad essa si somma la richiesta di potenziamento dell’Osservatorio regionale per la vigilanza sui contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture a fronte dell’aumento di discrezionalità dei Rup e la richiesta di non modificare i tempi per la realizzazione delle Conferenze di servizi che dagli attuali trenta giorni sarebbero allungati a sessanta con il nuovo codice degli appalti.

Ad illustrare le proposte, avanzate anche in un’audizione in quarta commissione, è il presidente dell’Asael Matteo Cocchiara. “La circolare sull’applicazione del codice degli appalti in Sicilia – dichiara – garantirebbe un più veloce procedimento amministrativo e un’uniforme attività amministrativa negli enti locali dell’Isola”.

Per l’Asael, l’iniziativa assunta dal governo con il disegno di Legge è positiva “ma al contempo – sottolinea Cocchiara – si imbatte con una precaria ed insufficiente condizione delle piante organiche dei Comuni che, ormai, sono vicino al collasso. Il rischio – aggiunge il presidente dell’Associazione degli amministratori – è che l’attuazione delle notevoli innovazioni introdotte dal nuovo codice dei contratti pubblici e dei relativi investimenti non siano realizzati. Nel momento in cui occorrerebbero ‘più professionalità’ nel settore nevralgico degli uffici tecnici comunali, registriamo – continua Cocchiara – carenza di risorse umane per via degli esodi e di ritardi nella formazione del numeroso personale precario. È un tema che il legislatore regionale deve prendere in debita considerazione se davvero vuole che le norme siano occasione di sviluppo per i territori piuttosto che meri atti programmatici”.

In conclusione, l’Asael ha proposto all’Assessore alle Infrastrutture una conferenza periodica sulla stato di attuazione della norma di recepimento della suddetta riforma.


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