PALERMO – “C’è bisogno di tornare a un’etica pubblica che riguarda non solo i politici ma tutti, a prescindere dalle categorie di appartenenza. L’etica pubblica passa attraverso comportamenti singoli che dovrebbero essere richiamati in sede pubblica”.
A dichiararlo è la presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo intervenendo al convegno in corso a Palazzo Steri a Palermo su “Mafie e antimafie oggi”.
“Chi sa parli e lo faccia nelle sedi competenti – ha aggiunto -. È fondamentale chiarire davvero cosa è accaduto negli anni delle stragi del ’92. Su questo si gioca molta della credibilità dell’antimafia e per chi, come me, ha per l’età una immagine sfocata di allora, sapere che non ci sono più ombre, può aiutare a ricominciare a credere nello Stato”.
“Stiamo attenti a fermarci ai dibattiti sulle intercettazioni che in materia di mafia sono sacrosante, perché sempre più abbiamo evidenza che le mafie anticipano le tecnologie e anticipano l’uso delle nuove piattaforme e banalmente i social. Se si volesse fare una fotografia delle diverse generazioni di mafiosi passeremo dal boss con la coppola a quello che sta su tik tok. Noi a questo mondo dobbiamo dare risposte”.