PALERMO – Il presidente del Palermo è Paul Baccaglini ma le decisioni continua ad assumerle Zamparini. Questo il senso del verbale del consiglio di amministrazione tenutosi lo scorso 7 marzo, pochi minuti prima della conferenza stampa di presentazione del nuovo numero uno di viale del Fante. All’interno del CdA, Baccaglini ha preso il posto del dimissionario Diego Zamparini, figlio dell’imprenditore friulano che, contestualmente, ha ratificato le dimissioni dalla carica di presidente, già comunicate pubblicamente il 28 febbraio. Il ruolo di Baccaglini è da considerarsi provvisorio, legato alla rappresentanza della società di fronte a terzi, e verrà mantenuto dall’italo-americano sino alla prossima assemblea dei soci, non ancora fissata.
Momentaneamente il ruolo di Zamparini senior è quello di consigliere delegato: il patron uscente mantiene tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, la firma e la rappresentanza legale della società di fronte a terzi e in giudizio per quel che concerne la competenza esclusiva del CdA e dell’Assemblea e la firma e la rappresentanza della società relativamente all’attività inerente la gestione sportiva della stessa, “innanzi ad autorità sportive quali, esemplificamente, Coni, Figc, Lnp e CoViSoc, nonché nei confronti delle altre società sportive e dei giocatori – come si legge nel documento che viene citato da Calcio e Finanza – compiendo tutte le operazioni occorrenti per formalizzare gli accordi di cessione e acquisto dei diritti di utilizzo delle prestazione dei giocatori, nonché ogni altro atto ad essi relativo”.
Zamparini, inoltre, gode ancora della “facoltà di delegare qualsiasi dei poteri sopraelencati a qualunque funzionario o dipendente della Società”. Nulla di nuovo sotto il sole, nella sostanza: il ruolo di proprietario pro tempore dell’imprenditore friulano è stato chiarito in più circostanze, in attesa del definitivo passaggio di consegne ai vertici del Palermo. Le date da monitorare, in tal senso, sono quelle del 19 aprile, entro cui Baccaglini dovrà indicare la società chiamata ad acquistare il club, con trasferimento delle quote previsto non oltre il 30 dello stesso mese, a meno di eventuali riduzioni dei tempi d’attesa. Una fase di transizione, prima del passaggio formale che porrà termine ai 15 anni di gestione Zamparini. Marzo volge al termine, tra un mese la verità.
