CATANIA – I giochi non sono chiusi, anzi. Per le comunali, che paiono lontani ma in realtà sono dietro l’angolo, tutto è in continua evoluzione. In un sistema politico, oramai senza confini, per la corsa di Palazzo degli Elefanti si profilano intese trasversali e apparentamenti, quantomeno, singolari. Enzo Bianco, senatore del Pd, potrebbe essere la figura che unirà centrosinistra e centrodestra. Si fanno sempre più pressanti le indiscrezioni che una parte del Pdl, quella più vicina al Senatore Pino Firrarello, appoggerà la candidatura di Bianco a sindaco di Catania. Il deputato regionale Nino D’Asero, vicino al primo cittadino di Bronte, non esclude questa ipotesi: “Valuteremo – commenta – in questa fase politica non bisogna dare nulla per scontato” . Scontato, dunque, non c’è neanche l’appoggio ad uno Stancanelli Bis.
E’ vero che una frangia del Pdl appoggerà Enzo Bianco?
“Siamo in un momento di approfondimento e di valutazione, quindi ogni ipotesi va presa in considerazione. Al momento non mi sembra ci siano indicazioni in questa direzione. Stiamo a vedere come, anche, creare una risposta a quella che può essere la nostra azione politica. Verificheremo, inoltre, come e se stiamo determinanti nell’amministrazione che si sta concludendo”.
Stancanelli Bis?
“Le comunali di Catania sono dopo le politiche un importante appuntamento da mettere nell’agenda politica. Verificheremo, al momento ritengo che nulla possa essere dato per scontato”.
A proposito di politiche, Pdl e Lombardo insieme in questa campagna elettorale. Non è un po’ aver fatto marcia indietro?
“No, bisogna guardare sempre avanti. Con Lombardo siamo distinti e distanti, c’è probabilmente un momento strategico elettorale che ha come obiettivo quello di ottenere un risultato per le politiche del 24 e 25 febbraio, soprattutto per un problema di sbarramento che riguarda il Senato. Bisogna ritenerlo dunque un semplice fatto politico elettoralistico”.
Primi mesi al lavoro all’Ars. Come giudica l’azione del Governo Crocetta fino a questo momento?
“Un’azione fatta più di annunci che di realizzazioni. Io ritengo che in questa fase ci debba essere, al di là delle appartenenze politiche, un momento di grande condivisione, di grande senso di responsabilità affinché si possa dare risposta per i problemi di questa regione, che sono tanti e sono gravi. C’è il problema dell’Ato Rifiuti, dell’Ato Idrico, dei precari, c’è il problema della burocrazia che continua ad essere ostacolo e non sostegno alle attività produttive. Il comparto del turismo ha necessità di azioni volte a garantire un’offerta di qualità. L’agricoltura è un settore che può diventare un traino dello sviluppo. Crocetta, in questi primi mesi di Governo, è stato forse più impegnato a creare un assetto di potere e di aggregazione intorno alla sua persona che a fare il Presidente della Regione. Questo è un segnale, secondo me, preoccupante. Ma è passato troppo poco tempo per dare un giudizio complessivo, io sono fiducioso”.