Comune, ancora una stangata |Condanna da oltre un milione - Live Sicilia

Comune, ancora una stangata |Condanna da oltre un milione

Somma che il Comune non può pagare in unica soluzione e che quindi graverà nei prossimi bilanci.

Palazzo degli elefanti
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CATANIA – Nuova tegola sui conti del comune di Catania. Una tegola di oltre un milione di euro di nuovo debito fuori bilancio che il Comune dovrà pagare ad alcuni ricorrenti, di fronte a sentenza passata in giudicato e di quanto stabilito dal commissario ad acta, Gaetana Cannizzo, delegata dal prefetto nel febbraio 2016 proprio per dare esecuzione all’atto. (LEGGI QUI)

La delibera è dello scorso 24 maggio: nel documento viene ricostruita la vicenda. Dal 2013, anno della sentenza del tribunale di Catania, notificata al Comune in forma esecutiva nell’ottobre 2014, non è stato proposto appello. Questo ha portato alla condanna di palazzo degli Elefanti che non solo dovrà liquidare 1.305.459 euro, ma dovrà pagare circa 30 mila euro di spese legali. Il debito, nonostante i termini per riconoscerlo fossero ampiamente scaduti – da qui la nomina del commissario – viene riconosciuto il 14 aprile del 2016.

Ma, come riporta la stessa delibera, l’amministrazione non è in grado di soddisfare la richiesta. “In data 10 maggio – si legge – a seguito di un incontro con il ragioniere generale Roberto Politano, è scaturito che solo una parte della citata somma risulta già prevista nei bilanci 2014/2015/2016, e che per la restante spesa occorrerà prevedere vincolo in sede di predisposizione del bilancio armonizzato 2016/2017/2018, competenza 2017”.

Insomma, il debito deve “necessariamente essere soddisfatto”, si legge ancora, ma “la grave situazione di crisi in cui versa l’Ente, non consente “la liquidazione della somma in un’unica soluzione”. Nè potranno essere utilizzate risorse del bilancio corrente. La somma che verrà inserita nel bilancio armonizzato ammonta a 480.787 euro, e sarà vincolata.

Non solo: date le condizioni finanziarie del palazzo, lo scorso 19 maggio Politano e i ricorrenti hanno sottoscritto un accordo per rattizzare la somma, che verrà pagata in sei rate, la prima delle quali con scadenza 30 giungo 2016, per un importo di 200 mila euro.


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