CATANIA – Conti, questione sociale, sicurezza e immigrazione. Questi i temi su cui si sono confrontati il sindaco di Catania Enzo Bianco, la sua Giunta e la presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti nel corso dell’incontro di oggi nel Palazzo degli elefanti con il sottosegretario all’Interno Giampiero Bocci. “Dal punto di vista finanziario – ha spiegato Bianco parlando con i giornalisti – ho ribadito quel che ho detto ieri in Conferenza Stato città e autonomie locali, ossia che non possiamo scaricare la tassa Imu sui Comuni. La beffa è ancora più grave poiché Catania è stata costretta a deliberare, come previsto per legge, un incremento dell’Imu. Adesso lo Stato deve rimborsarcelo così come si era impegnato a fare: non si può venire meno nemmeno parzialmente a questo impegno”. Il sindaco ha poi ringraziato il sottosegretario “per l’attenzione mostrata in questi mesi a favore le norme che permetteranno alle città come Catania di attingere ad ingenti finanziamenti per pagare i creditori”.
“Bianco – ha detto Bocci – ha ereditato un Comune in condizioni economiche molto delicate. È comprensibile dunque che abbia parlato prima di tutto delle condizioni finanziarie dell’ente. Ma il Sindaco ha posto anche altre questioni molto urgenti e tra loro strettamente collegate come sicurezza e questione sociale. Il governo deve avere nei confronti di Catania una grande attenzione perché se non c’è lavoro non ci potrà mai essere sicurezza. Bisogna dunque creare opportunità di sviluppo e lavoro per rafforzare quella cultura della legalità indispensabile per costruire il futuro della città. Ci rendiamo conto che Catania soffre molto, e il compito di Bianco è difficilissimo, anche se il Sindaco ha tutte le qualità per portare la città fuori dall’emergenza, come sta già facendo con grande impegno e passione”.
Strettamente collegati, secondo Bianco, anche sicurezza e immigrazione: “oggi ci sono non meno di cinquemila migranti nella provincia di Catania e molti appartenenti alle forze dell’Ordine devono lasciare i loro servizi abituali per presidiare il Cara, chiediamo dunque al governo nazionale di tenere conto di tutto questo”. “Il problema dell’immigrazione – ha sottolineato Bocci – non può riguardare solo la Sicilia, ma tutto il Paese e l’intera Europa. Il governo sta facendo un grosso sforzo mettendo in campo uomini e risorse finanziarie, ma vanno sottolineate anche l’umanità e la solidarietà che l’Italia e la Sicilia in particolare sta nno mettendo in mostra. Comprendiamo che vengano sottratte risorse alla sicurezza e abbiamo preso con il sindaco Bianco l’impegno di mandare più uomini e risorse”. Bocci ha anche espresso un “Apprezzamento sincero per Forze dell’Ordine di questa provincia: uomini e donne straordinari che fanno un lavoro ottenendo risultati molto importanti come dimostra anche quanto avvenuto con le ultime operazioni”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti che chiedevano cosa pensasse della proposta di Enzo Bianco di creare una sede del Frontex a Catania, Bocci ha detto: “ La Sicilia ha titolo per avanzare una candidatura di questo tipo e Bianco ha, per la sua esperienza, la capacità di guardare oltre i confini regionali e proiettare l’Isola in un contesto molto più ampio. È chiaro – ha aggiunto Bocci – che una simile richiesta deve stare all’interno di una riflessione non solo nazionale ma europea. Il prossimo anno si discuterà di Frontex a livello europeo e l’Italia dovrebbe avere un ruolo molto importante. In questo contesto la proposta del sindaco Bianco merita sicuramente rispetto da parte del governo del nostro Paese”.