PALERMO – Comune e Camera di commercio vanno avanti sulla strada della privatizzazione della Gesap. I due enti hanno firmato un accordo che incarica il cda dell’azienda che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino di procedere alla pubblicazione del bando per l’advisor che dovrà valutare le azioni da mettere sul mercato. Un’accelerazione, proprio nel mese della ricapitalizzazione, che indice la chiara volontà dei due soci di fare a meno della Provincia, che invece finora si è detta contraria alla vendita delle quote in questo momento.
“Riteniamo molto importante questo passaggio – ha detto il Sindaco Leoluca Orlando – perché mira a garantire l’ingresso di Gesap nel mercato internazionale del traffico aereo e pone, al tempo stesso, la presenza dell’Amministrazione comunale a garanzia della promozione del territorio servito dall’aeroporto e del livello occupazionale esistente”. “Sono soddisfatto che la privatizzazione dell’aeroporto Falcone – Borsellino vada comunque avanti con il Comune di Palermo che, insieme con la Camera di Commercio garantisce la maggioranza delle quote azionarie dell’aeroporto stesso – ha aggiunto Roberto Helg, Presidente della Camera di Commercio di Palermo – ritengo indispensabile, infatti, l’intervento del privato per il concreto sviluppo dell’aeroporto, nell’interesse del territorio e dei lavoratori”.
In questi giorni sono inoltre circolate voci su un possibile ripensamento della Provincia circa la privatizzazione, in seguito ad alcune dichiarazione del governatore Crocetta alla stampa. “Le rappresentanze sindacali aeroportuali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal – si legge in una nota – esprimono la propria perplessità di fronte alle dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni ai media dal Presidente Crocetta sulla privatizzazione dello scalo. L’affermazione del presidente riguardo la necessità di vendere al “giusto valore di mercato” le azioni della Gesap ci trova certamente favorevoli e nei fatti sostanzia ulteriormente le nostre perplessità riguardo la improvvisa ed improvvida accelerazione impressa dal comune e dalla camera di commercio al processo di privatizzazione. Tale accelerazione infatti addiviene in un momento in cui per una gestione quantomeno opinabile e fatta di consulenze milionarie e esternalizzazioni a terzi di servizi, i bilanci societari sono da diversi anni in perdita e pertanto nei fatti deprezzano il valore delle quote azionarie, consentendo una valutazione al ribasso del valore di mercato della stessa società di gestione. Pertanto, nel chiederci quali interessi si nascondano dietro la volontà di procedere speditamente alla nomina dell’advisor, rivendichiamo il diritto di aprire un confronto con i vertici societari sul piano industriale e sulle necessarie correzioni da apportare, e contestualmente alla luce delle recenti dichiarazioni chiediamo un incontro urgente al Presidente per effettuare una valutazione congiunta sulle dinamiche in atto”.