Comune, Italia Viva al bivio: i renziani in conclave - LiveSicilia

Comune, Italia Viva al bivio| I renziani in conclave

Faraone riunisce i suoi per decidere se staccare la spina

PALERMO – L’appuntamento è per sabato mattina, in un teatro della città: Italia Viva rompe gli indugi e dopo mesi di tensioni al comune di Palermo si riunisce in conclave. L’obiettivo non dichiarato è di tracciare una linea per i prossimi due anni, mandando un messaggio chiaro al sindaco Leoluca Orlando: o si cambia strada o non è detto che si arrivi al 2022.

I mal di pancia di Iv sono noti: anzitutto il conflitto con Sinistra Comune e in particolare con l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, accusato di procedere troppo in solitaria. Ma anche il funzionamento degli uffici, l’inattività di alcuni assessori, i mal di pancia che sempre più forti si avvertono in una città che fra due anni sarà chiamata al voto. In casa renziana è quindi scattato più di un campanello d’allarme, dovuto al fatto che proprio Italia Viva è il principale azionista della maggioranza contando su otto consiglieri su 40.  

Il vertice

Il vertice è stato convocato dal leader dei renziani siciliani, Davide Faraone, e prevede la presenza al gran completo dei maggiorenti palermitani del partito: il deputato nazionale Francesco Scoma, quello regionale Edy Tamajo, l’assessore Leopoldo Piampiano, i coordinatori Dario Chinnici (che è anche capogruppo a Palazzo delle Aquile) e Maria Rita Picone, i consiglieri comunali Paolo Caracausi, Carlo Di Pisa, Francesco Bertolino, Ottavio Zacco, Gianluca Inzerillo, Katia Meli e Giuseppina Russa, il presidente di Rap Peppe Norata, quello di Amat Michele Cimino, il vice di Amg Domenico Macchiarella, il presidente della Quarta circoscrizione Silvio Moncada, quello della Settima Giuseppe Fiore e i vari consiglieri di quartiere.

L’incontro chiarificatore

“Vedremo cosa succederà, ma nulla è scontato” dice un esponente di Italia Viva a taccuini chiusi. E il motivo è presto detto: il partito chiederà ufficialmente un incontro chiarificatore a Orlando, con tanto di delegazione designata, e dall’esito del vertice (se mai ci sarà) dipenderà il futuro della consiliatura. “E’ evidente che non possiamo continuare così”, ammette a denti stretti un altro faraoniano. Il riferimento è alle tante emergenze in città, in primis quella dei rifiuti su cui ieri Norata ha tenuto una conferenza stampa per denunciare la situazione di Bellolampo. Iv sa bene che mancano ancora due anni al voto, ma ha altrettanto chiaro che legare il proprio destino fino all’ultimo al Professore rischia di essere una palla al piede alle prossime elezioni; un bivio di fronte al quale si troveranno anche gli altri partiti di maggioranza, mentre il risiko in vista delle Comunali sembra entrare già nel vivo.

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