Comunicazioni di "fuoco" |Dal nodo Gioeni all'Empire - Live Sicilia

Comunicazioni di “fuoco” |Dal nodo Gioeni all’Empire

Nella fase delle comunicazioni è la vicenda legata alla discoteca catanese a tenere banco. Presente una rappresentanza di Sviluppo partecipato che ha chiesto le dimissioni della Mazzola.

consiglio comunale
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La protesta dei rappresentanti di Sviluppo partecipato

CATANIA – C’è stato giusto il tempo delle comunicazioni da parte dei consiglieri, stasera, alla seduta di Consiglio. E della replica dell’amministrazione, prima che la seduta fosse sospesa per mancanza di numero legale. Comunicazioni che, però, hanno avuto molto seguito. A cominciare dal quelle sul Tondo Gioeni e su quanto affermato dal direttore dei Lavori Mirone, proprio a LivesiciliaCatania, passando per i fondi a disposizione del sindaco, di cui ha parlato Giuseppe Castiglione, fino all’amianto abbandonato in città. Fino all’intervento del dell’esponente del Pd, Niccolò Notarbartolo, sul caso del giorno e i sigilli all’Empire, al termine della quale un folto gruppo di cittadini esponenti del movimento Sviluppo partecipato, hanno mostrato dei cartelli che inneggiavano alle dimissioni dell’assessore alle Attività produttive, Angela Mazzola.

Il presidente della commissione lavori pubblici ha chiesto spiegazioni in merito alla “Strada degli artisti”, riprendendo la notizia di stamane relativa al “caso Di Bella” e parlando di “Situazione preoccupante per cui mi auguro si prendano le distanze”, scatenando la replica del vicesindaco Marco Consoli, in relazione a quanto scritto dalla stampa, ma anche da numerosi cittadini sui social network, e a quanto affermato da Notarbartolo. “Non entro nel merito di quanto ricostruito da alcuni giornali che hanno due episodi diversi – ha affermato – In consiglio c’è un’opposizione, una maggioranza che fa maggioranza e un’altra che è maggioranza sulla carta ma che, intervenendo in aula, dimostra di essere opposizione. Non è opposizione – ha aggiunto – ma supera confine di verità e buongusto. Nessuna foto può oscurare l’impegno di questa amministrazione in legalità. E lo dice l’azione quotidiana di amministrazione. Non superiamo quindi il confine della verità che è un valore da salvaguardare”.

Immediata la risposta del consigliere che ha evidenziato come l’attuale vicesindaco abbia fatto parte della maggioranza di governo cittadino con Scapagnini, poi con Stancanelli e oggi con Enzo Bianco.

All’esponente del Pd ha replicato anche il collega di partito e assessore alla Legalità, Rosario D’Agata che ha elencato tutte le azioni poste in essere dalla Giunta Bianco in questo senso. D’Agata ha parlato della costituzione di parte civile nei processi penali, del Regolamento per l’uso dei beni confiscati e degli appalti bloccati al lungomare e al parcheggio Sanzio.

D’agata ha anche risposto a Sviluppo partecipato. “Gli amici del comitato dei cittadini del centro storico – ha detto – sanno l’impegno mio e dell’amministrazione per cercare di risolvere i problemi della zona, che non sono indifferenti. Certo non è facile e bisogna incidere sempre di più. Non è una strada semplice, perché ci sono interessi contrapposti. Il nostro obiettivo- ha concluso – sono regole condivise che vengano rispettate da tutti”.

Ma, dai volti dei presenti in platea l’impressione è che questo sforzo non sia ben visibile. Almeno per i cittadini che, la scorsa settimana hanno presentato la Carta dei diritti del centro storico e anche stasera hanno promesso che non molleranno la presa su un’amministrazione che definiscono “sorda”.

 

 

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