Condannata a un anno e 10 mesi| Avvocato torna in aula - Live Sicilia

Condannata a un anno e 10 mesi| Avvocato torna in aula

Dopo avere patteggiato un anno e dieci mesi per concorso in concussione e millantato credito, pena sospesa, l'avvocato Cinzia Pecoraro è tornata in Tribunale.

PALERMO – È tornata al lavoro nelle aule dei Palazzi di giustizia. Quattro mesi dopo avere patteggiato una condanna pesante: un anno e dieci mesi per concorso in concussione e millantato credito. L’avvocato Cinzia Pecoraro lo scorso luglio ha ottenuto la sospensione condizionale della pena. Ironia della sorte, in aula a Palermo ha incrociato lo stesso pubblico ministero che l’aveva fatta arrestare. Prima della Pecoraro in cella era finito anche il maresciallo dei carabinieri, Leo Pizzi, che ha scelto di essere processato con il rito ordinario. Per lui l’accusa è di concussione e truffa aggravata dall’essere pubblico ufficiale.

Ad inguaiare il legale c’era una registrazione, prova della complicità con Pizzi, maresciallo calabrese in servizio a Palermo, sorpreso mentre intascava una mazzetta da mille euro in caserma. Il sottufficiale era stato incaricato di seguire la pratica di un incidente. Tra i documenti allegati c’era anche la testimonianza di un grafico pubblicitario a cui il militare fece credere di essere sotto inchiesta. Per mettere le cose a posto lo aveva invitato a pagare una tangente. Lo stesso militare l’avrebbe indirizzata dalla Pecoraro. Il grafico però, si era presentato nello studio e aveva registrato la richiesta di denaro, duemila euro, da parte della donna. Davanti al gip Cinzia Pecoraro aveva sostenuto che i soldi servivano per pagare le indagini difensive di un’agenzia di investigazioni private. Non seppe giustificare la scelta di farsi pagare in contanti e non con un assegno.

La Pecoraro ha scelto di patteggiare la condanna ed è tornata al lavoro. Contattata al telefono preferisce non rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. Vicenda di cui è stato informato Antonino Gaziano, presidente dell’Ordine degli avvocati di Agrigento, a cui la Pecoraro è iscritta. “Terminato il periodo di custodia cautelare – spiega l’avvocato Gaziano – cessa la momentanea sospensione di un iscritto, ma resta aperto un provvedimento disciplinare nei suoi confronti. Sarà il Consiglio a valutare cosa fare”.


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