Condannata la 'zarina' dell'usura |7 anni alla mamma del boss - Live Sicilia

Condannata la ‘zarina’ dell’usura |7 anni alla mamma del boss

Il figlio Gaetano Bellia sta affrontando il processo ordinario.

processo black tie
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CATANIA – Condannata la zarina dell’usura. Il Gup Giancarlo Cascino ha inflitto a Concetta Salici una pena di 7 anni di reclusione e di 12 mila euro di multa. Il giudice ha però escluso per l’imputata l’aggravante mafiosa. Sentenza di condanna anche per gli altri imputati: un anno e due mesi di reclusione la pena nei confronti di Santa Ortino, Carmela Curia, Gaetano Castorina e Sonya Santoro. Si chiude così il processo di primo grado scaturito dall’inchiesta della Squadra Mobile Black Tie (cravatta nera) che l’anno scorso ha scoperchiato un “vorticoso giro di denaro” gestito da esponenti del clan Cappello. In particolare è coinvolto il figlio della Salici, Gaetano Bellia, vertice dei Carateddi di Monte Po, che sta affrontando il processo ordinario. La madre del boss dei Cappello – secondo le ipotesi investigative – gestiva un’imponente attività di usura sfruttando la “forza di intimidazione e il forte carisma criminale” del figlio Gaetano. A bussare a casa della mamma di Bellia erano casalinghe, operai e impiegati che non riuscivano ad arrivare a fine mese. Pochi spiccioli a cui erano applicati interessi usurai.


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