TERMINI IMERESE – Hanno cercato di nascondere la verità. Di tenere sotto silenzio la faccenda per evitare conseguenze penali e, probabilmente, anche lo scandalo. Tutto questo nella Termini Imerese del nuovo millennio. Accade che un consigliere comunale e noto professionista, Salvatore Messineo, la mattina del 10 gennaio scorso si presenta in ospedale. È stato ferito con due coltellate alla testa e al torace. Racconta che due rapinatori lo hanno affiancato, in sella ad una motocicletta e con i caschi integrali, mentre era in macchina al ponte San Leonardo. Lo hanno aggredito per rubargli il Rolex che porta al polso.
Termini più che un paese è una cittadina, ma la gente mormora lo stesso. E i carabinieri da subito imboccano una pista diversa. La storia sa di “Io, lui e l’altra”. In verità di questo non c’è certezza. Certa, però, sembrerebbe la gelosia di un commerciante che si crede tradito dalla moglie farmacista. Ed è a casa dei due coniugi che sarebbe avvenuto l’accoltellamento. È lì, infatti, che portano i tracciati e i tabulati telefonici dei protagonisti.
A quel punto Messineo non può che ammettere ai carabinieri che la rapina è un’invenzione. Il commerciante lo avrebbe sorpreso in casa con la moglie e sarebbe andato su tutte le furie. Accecato da una gelosia “ingiustificata”. Messineo dice, infatti, che tra lui e la donna c’era solo un solido rapporto di amicizia. Nulla di più, anche se il marito non se ne fa una ragione. Alle sei del mattino di quel 10 gennaio si sarebbe recato a casa della coppia per chiarire, una volta e per tutte, che non c’era alcuna relazione extraconiugale. La faccenda degenera e si arriva al ferimento. Il marito si pente subito del gesto. A quel punto i tre decidono di concordare la versione di comodo, e Messineo tira fuori la storia della rapina. L’accoltellatore patteggia la condanna. Otto mesi con la sospensione condizionale della pena. Messineo, però, indagato per simulazione di reato, sceglie di esse processato con il rito ordinario. A quel punto il passaggio in aula rende pubblico quello che per mesi è stato un chiacchiericcio.