CATANIA – Stavolta hanno partecipato al voto. Quasi a voler evidenziare che, con loro in aula, le delibere presentate dall’amministrazione passano. Potrebbe essere questa la chiave di lettura dell’ultima seduta di Consiglio comunale che, ieri sera, ha visto gli scranni della maggioranza stranamente pieni di consiglieri. Anche di quelli che, in occasione delle ultime votazioni si erano defilati o non si erano direttamente presentati, come i rappresentanti di Sicilia Democratica e di Catania Futura.
Così, per l’amministrazione, è stato possibile portare a casa le delibere con le quali si respingono le proposte di costruzione di alloggi di edilizia convenzionata, potendo contare sui numeri che, però, a ben vedere, rimangono risicati, nonostante sulla carta quella che appoggia Enzo Bianco potrebbe essere definita una maggioranza bulgara.
Gli atti sono infatti passati con la presenza di 26 consiglieri: sarebbe bastato che fossero usciti dall’aula in quattro per fare saltare il numero legale. Come ha dimostrato la votazione sull'”approvazione dello schema di accordo tra il Comune di Catania e il Comune di Torino per la condivisione di esperienze e soluzioni finalizzate allo sviluppo, realizzazione, avviamento e gestione di sistemi informativi innovativi per la Pubblica Amministrazione”, sul quale è mancato il numero legale. Solo 19 i consiglieri rimasti in aula.
Insomma, pare che ieri sera, a Palazzo degli Elefanti, sia andata in scena una sorta di dimostrazione di forza, messa in atto da alcuni gruppi che, pare, abbiano iniziato a dialogare tra loro, forse per ottenere, come scritto proprio sulle pagine di LivesiciliaCatania, qualche posto in Giunta.
L’ipotesi del rimpasto, infatti, rimane in piedi. Così come quella, confermata dai rumors, che tra le teste che potrebbero saltare, ci sarebbe quella dell’assessora alle Attività produttive, Angela Mazzola, nuovamente contestata dall’aula. Così come la vice sindacatura di Consoli che potrebbe rimanere in altra veste.
In occasione della stessa seduta, l’aula ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno, firmato dan tutti i capigruppo, sulla sospensione delle procedure esecutive immobiliari relative alla casa di abitazione.