CATANIA – La tanto agognata ripresa dei consumi potrebbe essere alle porte. Ma il condizionale è d’obbligo vista la discordanza tra le previsioni delle associazioni dei commercianti e il malessere che serpeggia dentro i negozi del centro cittadino. “Dovremmo avere un leggero incremento rispetto allo scorso anno attestandoci intorno a un +4% o +5%”, spiega Francesco Sorbello vicedirettore provinciale di Confcommercio. Le previsioni parlano di una “piccola crescita”, qualcosa come 160 euro pro capite. Secondo un’indagine di Confesercenti la spesa media per i regali dovrebbe toccare quota + 0,9% rispetto al Natale 2014. Ovviamente non è possibile sbilanciarsi e i numeri veri si potranno leggere soltanto alla fine dell’anno. Il trend positivo dovrebbe riguardare soprattutto alcuni campi. “I settori interessati da questa crescita più o meno sono sempre gli stessi: abbigliamento, calzature, pelletteria e tecnologia informatiche”. Un segno più, secondo le previsioni di Confcommercio, dovrebbero totalizzarlo anche i viaggi e i libri. I dati sono il frutto di “verifiche” condotte nel fine settimana precedente a quello direttamente a ridosso del Natale.
La speranza è che la volata arriverà, come sempre più spesso accade, in zona Cesarini con gli acquisti last minute. Ma nei giorni che precedono questa data carica di aspettative, passeggiando nel cuore del centro storico, lungo la via Etnea, non sempre serpeggia la speranza. “Noi vediamo gli stessi numeri dello scorso anno cioè numeri molto bassi: l’unica cosa positiva, o meglio non negativa, è che non c’è stato il calo registrato negli ultimi cinque anni”, spiega il titolare di una nota catena di abbigliamento. Diverso il parere di una commerciante che lavora a pochi passi dal primo negozio, anche lei nel campo della moda. “C’è un lieve aumento, c’è più gente in via Etnea. In negozio entrano più persone soprattutto turisti”, spiega. Negozio che vai, impressioni che trovi. Così all’interno di un noto esercizio commerciale specializzato nella vendita di accessori, una commessa esce dal coro delle previsioni.“Notiamo un volume di vendite più basso. Ci aspettiamo un miglioramento a partire dal fine settimana. Ma a differenza dell’anno scorso si sono viste meno persone”. Un clima simile aleggia in due negozi di calzature situati tra Piazza Stesicoro e Corso Sicilia. “Nessuna ripresa, non la vedo, ma forse è soggettivo”, dice una commessa. “Non so gli altri, ma per me non c’è nessun segno di ripresa”, le fa eco la titolare del secondo negozio.
Un caso a sé, come confermano anche le previsioni, sono i negozi di elettronica e di telefonia. “Sicuramente si respira un’aria diversa rispetto agli anni precedenti, si spende sicuramente qualcosa in più”, spiega il commesso di una grossa catena di elettrodomestici. “Il trend è positivo, la gente viene e sfrutta le promozioni. Tablet e cellulari i prodotti più venduti”, conferma un collega che lavora per un famoso gestore di telefonia. Diverso è il tenore delle previsioni dei titolari di due librerie, situate per altro in zone centralissime. “Registriamo un forte calo. Non ci resta che sperare nel fine settimana”, dice il primo. “La libreria è vuota”, esordisce il secondo. “Forse qualcuno attende di pagare Imu e Tarsu poi con quello che rimane verrà a fare un giro in negozio: lo spero ma al momento non vedo nessun incremento, purtroppo”. E profetico aggiunge: “Forse il dato riguarda i cellulari”. Anche tra i passanti ci sono opinioni divergenti. C’è chi laconico dice: “Spendere di più? Assolutamente no”. Chi amaramente commenta: “La vedo più nera dell’anno scorso”. Chi, invece, conferma le previsioni della vigilia: “Grazie alla tredicesima, che l’anno scorso non percepivo perché non lavoravo, penso di spendere molto di più”.
