Consuntivo a rischio bocciatura| E nel Pdl è ormai guerra aperta - Live Sicilia

Consuntivo a rischio bocciatura| E nel Pdl è ormai guerra aperta

SALA DELLE LAPIDI
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Fughe di massa, accordi sottobanco e battibecchi a microfoni aperti: il bilancio consuntivo del comune di Palermo rischia di diventare un terreno minato per un centrodestra spaccato e un Pdl che fa già i conti con la campagna elettorale. Questa sera Sala delle Lapidi si riunirà alle 19 per concludere la discussione generale sul Rendiconto 2010 e, visto quanto accaduto ieri sera, è assai probabile che il consiglio comunale bocci il documento contabile.

Ieri sera, infatti, il centrodestra ha chiesto una sospensione salvo poi abbandonare i lavori e fare mancare il numero legale, il che riproporrà oggi lo scontro fra maggioranza e opposizioni visto che basteranno appena 20 consiglieri e le opposizioni hanno i numeri per bocciare il consuntivo. I rapporti di forza sono schiaccianti: ieri, su 32 presenti, solo in 10 erano pronti a dare il via libera al Rendiconto, mentre tra no e astenuti se ne contavano 22. Merito delle opposizioni, certo, ma anche della spaccatura nel Pdl delle correnti facenti capo a Carlo Vizzini e Francesco Cascio: la corsa alle prossime comunali sta mettendo in subbuglio i berlusconiani e sia il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, sia il presidente dell’Ars hanno deciso di mandare un chiaro segnale ai vertici del partito. I consiglieri erano pronti ad astenersi e, a meno di clamorosi dietrofront, lo faranno anche stasera, con Maurizio Miceli che si dice “non disponibile a dare il mio voto senza certezze sulla destinazione delle risorse”. Presa di posizione che rischia di scatenare una guerra aperta nel partito del sindaco.

La decisione ha colto di sorpresa il resto del gruppo che, sotto traccia, aveva tentato un accordo con parte delle opposizioni per far passare un documento che nemmeno il centrodestra digerisce con facilità. Ma la seduta di ieri ha riservato anche altri colpi di scena, come il battibecco fra i Revisori dei conti e l’assessore al Bilancio Pippo Genco a microfoni aperti. I Revisori, infatti, nella loro relazione hanno dato parere favorevole al Rendiconto finanziario ma non al conto del patrimonio e a quello economico, di cui non possono attestare la ”completezza e veridicità”, ovvero i conti non sono in ordine e c’è troppa confusione su alcuni capitoli. Una presa di posizione che ha stizzito Genco, secondo cui dare parere negativo per un errore “dello 0,0098% è assurdo”. Intanto, le opposizioni hanno presentato un ordine del giorno con cui chiedono di inviare l’incartamento alla Corte dei Conti per i rilievi dei Revisori, che vanno dai disallineamenti con le partecipate ai troppi debiti fuori bilancio.

La seduta, però, si è aperta con le comunicazioni per la maggior parte dedicate alla manifestazione andata di scena ieri mattina contro il consigliere del Pd Maurizio Pellegrino, oggetto di cori e manifesti a Piazza Pretoria di una cinquantina di persone per aver denunciato il tentativo di creare nuove cooperative sotto elezioni. Una solidarietà trasversale che ha puntato nuovamente i riflettori sulla cooperativa “Palermo Migliore”, passata in pochi giorni da 250 a 600 iscritti e che promette posti di lavoro alla vigilia delle elezioni. Nunzio Moschetti (Pdl) e Manfredi Agnello (Fds) si sono schierati “a fianco del collega” e si dicono pronti “a sottoscrivere ogni atto da lui presentato”. Il consigliere Vincenzo Di Gaetano, appartenente al gruppo Misto ma vicino a Leoluca Orlando, ha chiesto invece all’amministrazione numi sul Ptta Palermo 82 assegnato alla Spo. Da segnalare inoltre che Davide Faraone ha ufficialmente presentato le dimissioni da consigliere comunale.


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