PALERMO – La giunta comunale di Palermo ha approvato il bilancio consuntivo 2022, dando il via all’iter dell’ultimo documento contabile che mancava all’appello per rimettere in sesto le casse della quinta città d’Italia.
Lagalla: “Consiglio comunale sarà responsabile”
Un risultato che fa esultare il sindaco Roberto Lagalla: “Si tratta dell’ultima tappa di un lungo percorso che questa amministrazione ha compiuto in poco più di un anno per rimettere ordine ai conti del Comune – dice il primo cittadino – Sono convinto che lo stesso spirito di responsabilità intrapreso dalla giunta sarà mostrato anche dal consiglio comunale, dato che l’approvazione in Aula del documento rappresenterà l’ultimo passaggio che, dopo anni di stallo, permetterà finalmente all’ente di spendere, investire e di assumere per rinforzare gli uffici e rimettere in moto la macchina comunale”.
Varchi: “Fondamentale per garantire i servizi”
“Il Rendiconto 2022 segna il definitivo passaggio contabile tra la vecchia e l’attuale amministrazione – aggiunge il vicesindaco Carolina Varchi che ha anche la delega al Bilancio – Il senso di questa delibera risiede negli sforzi di questa amministrazione di rimettere i conti del Comune in ordine. Questo atto, oltre a certificare di aver rimesso definitivamente a posto i conti del Comune, arriva grazie alla regia del sindaco e all’immane impegno degli uffici della Ragioneria generale. Il Comune allontana così definitivamente lo spettro del dissesto. Il pilastro dell’ente sono le entrate e, a questo proposito, l’altra delibera approvata oggi e propedeutica al Rendiconto 2022, ha riguardato l’accertamento dei residui che, tra le varie voci, fa registrare un incremento dell’1% nel 2022 (l’obiettivo nel Patto con lo Stato era dello 0,5%), mentre sono raddoppiate le entrate extra-tributarie rispetto al 2021, quando sono state di circa 12 milioni. Lo sforzo di approvare in un solo anno tutti i bilanci mancanti non è immediatamente percepito dai cittadini ma è la chiave per garantire i servizi che la città attende: riparte la spesa, ripartono gli investimenti e si sbloccano le assunzioni”.