La convention di Sud chiama Nord, il centrodestra 'chiama' De Luca

La convention di Sud chiama Nord, il centrodestra ‘chiama’ De Luca

E Caruso lancia il secondo mandato di Schifani alla Regione

PALERMO – In una sala gremita da circa 1.200 persone è in corso, al San Paolo Palace di Palermo, l’assemblea costituente de ‘La Sicilia che vorrei’, il movimento politico fondato dal sindaco di Taormina e deputato all’Ars Cateno De Luca. Al centro della convention i destini di ScN e del suo fondatore, con i partiti del centrodestra che in diverse formule, e in maniera più o meno velata, hanno invitato De Luca ad entrare nella coalizione che governa la Sicilia.

Lo Stato maggiore di Sud chiama Nord

Presente in sala lo Stato maggiore di Sud chiama Nord, con in testa il leader e i deputati regionali Matteo Sciotto e Giuseppe Lombardo, oltre alla presidente Laura Castelli e al coordinatore regionale Danilo Lo Giudice. Ospiti i rappresentanti dei partiti del centrodestra e del centrosinistra, con l’eccezione del Partito democratico e del deputato del gruppo Misto Gianfranco Miccichè.

Lo Giudice risponde a Di Paola

Lo Giudice, nei suoi saluti iniziali, ha acceso subito il dibattito rispondendo alle dichiarazioni fatte dal coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola, presente in sala. Pochi giorni fa Di Paola, in una intervista a LiveSicilia, pur riconoscendo le “doti da amministratore” di De Luca, aveva evidenziato cheil sindaco di Taormina “non potrà comunque essere collante della coalizione” progressista.

“Rispettiamo e apprezziamo le considerazioni di tutti – ha affermato Lo Giudice – ma all’amico Di Paola dico: un ragionamento di coalizione prevede un lavoro comune di sintesi e riflessione sulle regole dello stare insieme. Se partiamo così non partiamo sicuramente bene”.

I presenti al San Paolo Palace

Questi i rappresentanti dei partiti presenti al San Paolo Palace: Carmelo Pace (capogruppo Dc all’Ars); Stefano Cirillo (segretario regionale Dc); Giorgio Assenza (capogruppo FdI all’Ars); Marianna Caronia (deputata regionale Noi Moderati); Pietro Rao (sindaco di Partinico ed esponente dei Popolari e autonomisti); Marcello Caruso (coordinatore regionale Forza Italia); Nino Germanà (segretario regionale Lega); Nuccio Di Paola (coordinatore regionale M5s); Nino Oddo (segretario regionale Psi).

Assenza: “No alla politica dei due forni”

Assenza, rivolgendosi ai presenti in sala, ha formulato i suoi complimenti per la partecipazione: “Mi auguro che le vostre scelte pendano da una parte politica, piuttosto che da un’altra. Non mi è mai piaciuta la politica dei due forni. La coerenza in politica è assolutamente importante”.

Pace: “ScN sia più vicino al governo regionale”

Pace ha spiegato il senso della sua presenza al San Paolo Palace: “La Dc è qui per onorare un invito. Mi auguro da parte di Sud chiama Nord un atteggiamento politico più vicino a quello del governo Schifani e del centrodestra. Auguro a Sud chiama Nord di vedere ‘la Sicilia che vorremmo tutti’. Una Sicilia dove le dighe non vengano svuotate ma costruite e dove non esistano cittadini di Serie A e di Serie B per quanto riguarda la sanità. Una Sicilia dove i direttori generali delle Asp non siano in quei posti perché hanno vinto alla lotteria né perché abbiano il dono dell’impunità, ma solo per fare l’interesse dei siciliani. Una Sicilia – ha concluso Pace – dove si abbia il coraggio di realizzare i termovalorizzatori”.

Caruso: “Schifani prosegua anche nella prossima legislatura”

L’intervento di Caruso: “Forza Italia, da sempre punto di riferimento dei moderati e dei liberali nel centrodestra, dimostra una grande capacità di ascolto e capacità di dialogo con tutte le forze politiche. Grazie alla guida del presidente Schifani, siamo riusciti a imprimere un cambio di passo fondamentale per la nostra regione – ha spiegato -. Il risanamento dei conti pubblici, la crescita del Pil, l’avvio delle procedure per la realizzazione dei termovalorizzatori e il miglioramento del rating economico-finanziario sono segnali inequivocabili di una Sicilia che sta cambiando. È un lavoro importante, che deve continuare anche nella prossima legislatura con il presidente Schifani per essere completato e perché le riforme siano compiute. Forza Italia continuerà a sostenere questa azione di governo con convinzione – ha concluso -. Non cerchiamo un semplice patto elettorale, ma di un patto con i siciliani per cambiare finalmente quest’Isola”.

Caronia: “Con De Luca battaglie comuni da sempre”

Caronia ha portato io saluti del coordinatore nazionale di Noi Moderati Saverio Romano, ricordando anche la “comune esperienza autonomista” che ha avuto con De Luca. “Siamo sempre stati legati entrambi intestandoci battaglie sul tema delle politiche abitative, sul welfare e per la sburocratizzazione e il rilancio delle politiche occupazionali”, ha aggiunto. Caronia ha infine auspicato “la condivisione di battaglie per la parità di genere nelle istituzioni”.

Germanà: “Un errore la corsa solitaria di De Luca”

Contestato l’intervento di Germanà, acceso sostenitore del Ponte sullo Stretto. Il coordinatore della Lega ha ricordato le intese con De Luca per il governo di Messina ma ha anche evidenziato al leader di ScN che “la corsa solitaria alla presidenza della Regione è stata un errore clamoroso”.

Di Paola: “ScN scelga tra noi e Schifani”

Un invito a De Luca è arrivato anche da parte di Di Paola: “Cateno sono qui per darti una scossa. ‘La Sicilia che vorrei’ non spreca miliardi di fondi Fsc per far fare propaganda a Meloni e Salvini sul ponte di Messina. Questo centrodestra da anni se ne frega anche dei bisogni dei siciliani nella sanità, limitandosi a scegliere soltanto i direttori generali”. Di Paola ha toccato anche il tasto dei termovalorizzatori: “Noi non li vogliamo, perché rappresentano una tecnologia obsoleta”. E infine: “Scegliete se volete costruire insieme con noi l’alternativa o se volete precipitare nel governo Schifani. Abbiamo due anni e mezzo di tempo”.

Rao: “ScN stia nel centrodestra”

Appello di Rao a De Luca e Sud chiama Nord: “Per questo movimento è il tempo della responsabilità. Se la storia di ognuno di noi ha un senso, Sud chiama Nord non ha alternativa e deve stare con noi nel centrodestra”.


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