CATANIA – Una “prima” importante e con tutti i riflettori puntati addosso. Sarà un esordio non certo tranquillo quello del neo consigliere comunale di opposizione, Carmelo Coppolino, Grande Catania, subentrato al capogruppo dimissionario Mario Chisari. Quella convocata per oggi pomeriggio, infatti, sarà la prima seduta dell’assemblea cittadina per l’ex presidente della prima municipalità in era Stancanelli, e già rappresentante del senato accademico all’Università degli Studi di Catania. “Dire che non sono emozionato non sarebbe la verità – afferma Coppolino a LivesiciliaCatania. Certo – aggiunge – esordire nella seduta convocata su richiesta dell’opposizione e che, oltre tutto, ha come punto all’ordine del giorno un argomento spinoso come il nodo Gioeni, sarà un’occasione per partire con il piede giusto, affrontando una questione che mi sta a cuore prima di tutto come cittadino”.
La richiesta di convocare una seduta straordinaria dedicata al “problema” Gioeni, era stata infatti avanzata, lo scorso 12 settembre, dai capigruppo di tutta l’opposizione, per affrontarte “con la presenza del sindaco Bianco”, condizione essenziale, tutti gli aspetti della faccenda: da quelli di ordine pratico – tempi di realizzazione della rotonda, eventuali accorgimenti da prendere per fluidificare i flussi di traffico – a quelli di ordine economico – costo dell’operazione – e politico. “L’amministrazione, con il primo cittadino in testa – sottolinea Coppolino – ha il dovere di dare risposte al Consiglio e alla città tutta, spiegando quali progetti abbia in mente”. Un’occasione, per il neo consigliere che sottolinea con forza che non farà “opposizione per sport”, ma ma che intende avviare un proficuo dialogo con tutte le forze in campo, è anche ghiotta per riavvicinare il Palazzo alla gente.
Non solo nodo Gioeni, però, per il consigliere. “Tra qualche giorno – spiega – si terrà la seduta straordinaria per discutere dei Servizi sociali e, in particolare, della possibile chiusura degli asili nido comunali. Io, che ho amministrato la prima municipalità, una delle più difficili della città – continua – so bene che cosa significherebbe azzerare il servizio”. Superata la straordinarietà dei lavori dell’assemblea cittadina, l’esponente di Grande Catania ha già in mente quali priorità intende portare in aula: il commercio “ormai defunto” e il lavoro.