PALERMO – Erano stati messi in vendita tra le bancarelle di piazza Marina, senza alcuna autorizzazione. Si tratta di ventisei pezzi di corallo ramificato di varie specie e dimensioni e di sedici cavallucci marini, finiti sotto sequestro durante l’intervento dei militari del nucleo Cites, il corpo forestale dei carabinieri. La denuncia è così scattata per i tre commercianti che avevano messo a disposizione dei clienti ciò che era stato recentemente prelevato, illegalmente, dai fondali marini.
Le irregolarità sono venute a galla grazie all’attività dei carabinieri del comando Unità Forestale Ambientale e Agroalimentare, Centro Anticrimine Natura, Nucleo Cites di Palermo e del distaccamento di Punta Raisi.
“L’intervento di oggi – spiegano dal comando provinciale – è solo l’ultimo in ordine temporale, di una lunga serie di controlli presso i mercati dell’antiquariato che hanno portato al sequestro di numerosi manufatti in avorio che venivano venduti senza la prescritta documentazione. Incalcolabile – precisano – il danno arrecato agli ecosistemi che viene sistematicamente provocato da chi, come i denunciati, concorre all’estinzione di animali e piante dal nostro pianeta”.