PALERMO – Segui la diretta con le notizie minuto per minuto sull’emergenza Coronavirus in Sicilia.
FINE DELLA DIRETTA
19.52 Possibile sospensione delle udienze non urgenti in tutte le zone del Paese in cui si manifestano esigenze sanitarie. E’ una delle misure cui starebbe lavorando il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Il ministro – a quanto si apprende – pensa a un provvedimento con prescrizioni restrittive in tutte le strutture giudiziarie per la tutela degli operatori e adozione di ogni misura idonea a contenere il contagio da Coronavirus.
19.49 Le attività convegnistiche o congressuali, le iniziative e gli eventi, nei luoghi di cultura siciliani, che comportino un affollamento di persone, tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza, sono sospese e differite a data da destinarsi. Lo ha deciso il presidente della Regione Nello Musumeci, in ottemperanza al decreto del premier Conte per contenere il diffondersi del Coronavirus. Il governatore ha, inoltre, disposto il rinvio per quest’anno della “Giornata dei Beni culturali siciliani” dedicata a Sebastiano Tusa, originariamente prevista per il 10 marzo. Annullato anche il tradizionale ingresso gratuito ai siti della cultura per l’8 marzo, “Giornata internazionale della donna”. I responsabili degli uffici periferici dei Beni culturali potranno adottare ogni “prudenziale e più restrittiva azione eventualmente determinata dalle contingenze locali”.
19.20. “L’Italia sta attraversando un momento particolarmente impegnativo e lo sta affrontando doverosamente con piena trasparenza e completezza di informazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio video. “Il governo – ha aggiunto il Capo dello Stato – ha stabilito ieri una serie di indicazioni di comportamento quotidiano. Desidero invitare tutti a osservare attentamente queste indicazioni anche se possono modificare qualche abitudine di vita. Supereremo la condizione di questi giorni, anche attraverso la necessaria adozione di misure straordinarie per sostenere l’opera dei sanitari impegnati costantemente da giorni e giorni. Misure per affiancare loro nuovo personale e per assicurare l’effettiva disponibilità di attrezzature verificandole in tutte le strutture ospedaliere. Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità d’intenti nell’impegno per sconfiggere il virus”.
18.54 Circa un miliardo per l’assunzione di nuovi medici e infermieri e per aumentare le dotazioni di attrezzature adeguate a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Secondo quanto apprende l’Ansa a tanto ammonterebbero le risorse aggiuntive che il governo punta a destinare al Servizio sanitario nazionale con il nuovo decreto per contrastare gli effetti dell’epidemia.
18.37 Gite scolastiche sospese fino al 3 aprile: è quanto prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di ieri che ha sospeso i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, comprese le fasi distrettuali, provinciali o regionali dei campionati studenteschi programmate dalle istituzioni scolastiche. Precedentemente le gite erano sospese fino al 15 marzo.
18.30 Le conseguenze del Coronavirus sono evidenti: negli aeroporti di Palermo e Catania, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si registra un calo del 40% dei passeggeri. (qui l’articolo)
18.12 “La chiusura delle scuole in tutta Italia a causa del coronavirus sta causando enormi disagi ai genitori che lavorano e non sanno a chi affidare i propri figli. Il governo Conte sta valutando alcune misure per andare incontro alle esigenze delle famiglie, ma chiediamo al governo Musumeci di attivarsi immediatamente per i lavoratori regionali, ancor prima che lo faccia Roma, ricorrendo ai congedi parentali e allo smart working”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto, del Siad-Cisal. “Chiediamo al presidente Musumeci di concedere ai lavoratori regionali il congedo parentale per uno dei due genitori, in caso di figli con meno di 14 anni – continua il Siad-Cisal – ma anche di ricorrere al lavoro agile, allo smart working e al telelavoro per tutti i dipendenti, senza distinzione alcuna, avvalendosi anche delle convenzioni Consip per le apparecchiature informatiche”.
16.56 “Da italiano sono preoccupato, ma non allarmato”: l’astronauta Luca Parmitano risponde sull’emergenza Covid-19 alla stampa italiana, nel collegamento video da Houston organizzato da Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Agenzia Spaziale Europea (Esa). “La situazione è difficile per tutti, ma in Italia siamo fortunati – dice AstroLuca – perché abbiamo un sistema sanitario d’avanguardia. L’importante è avere fiducia negli esperti che stanno lavorando per contenere il contagio, senza cedere al panico o credere alle fake news”.
16.55 Adottare misure organizzative che consentano “lo svolgimento dell’attività lavorativa dal domicilio del magistrato” e “il lavoro da remoto mediante l’utilizzo delle dotazioni tecnologiche e informatiche fornite dal ministero”. E’ quello che dispone il Csm nelle linee guida per i dirigenti degli uffici giudiziari sull’emergenza Coronavirus approvate oggi dal plenum. E al ministro della Giustizia Bonafede si chiede di valutare la “modifica delle norme processuali necessaria a garantire la piena utilizzazione in tutti i procedimenti civili e penali delle modalità di svolgimento delle attività giurisdizionali svolte da remoto”.
16.39 Rinviare i processi civili e penali e sospendere i termini come si è già fatto per gli uffici giudiziari della zona rossa, anche per gli altri tribunali “ove si manifesti un rischio di contagio accertato dall’autorità sanitaria”. E’ la richiesta che il Csm rivolge al ministro della Giustizia con una delibera approvata dal plenum. In alternativa, il Csm chiede di applicare la normativa prevista per il periodo feriale.
13.45 Gli avvocati si fermano per il Coronavirus. L’Ufficio di coordinamento dell’organismo congressuale forense ha indetto l’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie dal 6 al 20 marzo. (qui l’articolo)
12.55 – Nell’Isola i tamponi effettuati fino ad oggi sono 440. Ventuno campioni risultati positivi sono stati trasmessi all’Istituto superiore di Sanità. Sei persone sono ricoverate, quindici in isolamento e in questo caso si attende la conferma dei test già eseguiti nei laboratori regionali di riferimento.
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12.50 – Cala il sipario nei teatri palermitani, a causa dei rischi da contagio del coronavirus. Concerti e spettacoli annullati. “In ottemperanza al decreto della presidenza del consiglio emanato ieri riguardante le misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus Covid-19, le attività di spettacolo sono sospese fino al 3 aprile 2020”, afferma una nota. Hanno già annunciato lo stop i teatri Biondo e Libero, il Brass group e gli Amici della musica.
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12.45 – “La riattivazione degli ospedali dismessi è una delle opzioni su cui stiamo lavorando, ieri abbiamo avuto una riunione con tutti i direttori sanitari della Sicilia e ci stiamo ponendo, come tutte le altre regioni d’Italia, il tema di una attivazione urgente di nuovi posti letto in terapia intensiva e di nuovi posti letto a pressione negativa per le malattie infettive. Entro le prossime giornate contiamo di realizzare un piano articolato, al momento la nostra struttura è assolutamente soddisfacente”. Così l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, rispondendo ai cronisti. Razza ha aggiunto per la terapia intensiva si ragiona su nuovi 100 posti letto in aggiunti agli attuali 400 in Sicilia.
12.30 – “L’Usmaf ieri ci ha assicurato che si stanno intensificando in maniera significativa i controlli negli aeroporti: ma non basta che vangano fatti i controlli negli aeroporti se non vengono fatti nelle stazioni ferroviarie e nei porti. Su questo dobbiamo avere dal governo centrale una risposta e sono certo arriverà in tempi ragionevoli”, ha aggiunto Razza
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12.25 – “In Sicilia sono 6 le persone in ospedale per il coronavirus, nessuna di queste è in terapia intensiva”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, conversando con i cronisti a margine dell’inaugurazione della sala stampa a Palazzo Orleans.
12.00 – Una dottoressa del reparto di cardiologia dell’ospedale di Enna è stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive dello stesso nosocomio ed è stata sottoposta ai tamponi per il coronavirus. Sarebbe una collega del medico che è in quarantena nella sua casa di Catania, e che sarebbe asintomatico. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare le risposte delle analisi.
11.30 – I pasti dell’Help Center e della mensa Beato Dusmet di Librino, gestiti dalla Caritas di Catania, da oggi saranno distribuiti esclusiva all’esterno dei locali. La decisione è stata adottata in applicazione del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri sull’emergenza Covid-19. “Sono misure necessarie – spiega don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana – nella speranza di poter contrastare il contagio e non intasare i pochi posti letto della terapia intensiva”. Resta attiva, tutti i giorni della settimana, l’Unità di Strada. Sospesi fino nuove disposizioni governative gli altri servizi. Nei giorni di chiusura, la Caritas Diocesana provvederà alla pulizia straordinaria e alla sanificazione precauzionale dei locali. È rinviato a data da destinarsi il convegno per la presentazione del Report dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse 2020 della Caritas Diocesana che era stato programmato per sabato 7 marzo.
10.50 – E’ stata temporaneamente sospesa, a scopo precauzionale fino alla completa ‘sanificazione’, l’attività del reparto di cardiologia dell’ospedale Umberto I di Enna dove lavora il medico catanese affetto da Covid-19. Sono in corso riscontri epidemiologici su una ventina di persone, tra medici e infermieri, e si sta lavorando per trovare personale di rinforzo per riattivare i servizi in reparto.
10.45 – Tra le persone contagiate dal Covis-19 in Sicilia c’è anche un medico catanese che lavora all’ospedale Umberto I di Enna. L’uomo è in quarantena nella sua casa di Catania. A scopo precauzionale sono stati eseguiti tamponi a medici, infermieri, personale del nosocomio e paziente che sono entrati in contatto con lui. Secondo quanto si è appreso, il contagio sarebbe avvenuto per contatti avuti con persone di Bergamo.
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10.30 – Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che ha emanato un’ordinanza che recepisce i contenuti del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) con cui vengono adottate misure straordinarie per contenere la diffusione del contagio del virus Covid-19. Il Comune informa che “nelle prossime sarà valutata l’opportunità di ulteriori idonei provvedimenti, di cui verrà data tempestiva comunicazione”.
9.45 – Si potrebbero riaprire presto le porte dell’hotel Mercure di Palermo per il gruppo di turisti bergamaschi che sono in ‘quarantena’ nell’albergo dal 25 febbraio scorso, dopo che alcuni di loro sono risultati positivi al Coronavirus. Nuovi tamponi di controllo eseguiti su di loro, secondo quanto apprende l’ANSA, sono risultati tutti negativi.
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8.30 – Il Coronavirus ferma il congresso del PD siciliano. Alla luce del decreto del governo, il partito ha sospeso i congressi di circolo che dovevano svolgersi in questi giorni. Lo ha comunicato una nota del commissario Alberto Losacco. Dove sia possibile, le consultazioni di circolo si potranno tenere con voto elettronico.
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8.00 – L’Università è già partita con le lezioni on line in molte aree delle zone più colpite dal Coronavirus in Italia. Da oggi, anche in Sicilia, si avvieranno le prove di didattica on line. Al lavoro i dirigenti scolastici che tramite app e piattaforme dedicate e già utilizzate durante il normale anno soclastico, potranno proseguire con il proprio progrmma di studi, ma a distanza. Per le famiglie con bambini piccoli che rimarranno a casa, sono invece allos tudio le norme per permettere ad uno dei genitori di non recarsi al lavoro.
“Siamo un Paese forte, che non si arrende. E’ nel nostro Dna. La sfida del coronavirus non ha colore politico, deve chiamare a raccolta l’intera nazione, è una sfida che ha bisogno dell’impegno di tutti”, ha detto ieri sera il premier Giuseppe Conte in un video su Facebook.
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Ma il Comitato scientifico esprime perplessità: mancano le evidenze scientifiche sull’efficacia della chiusura delle scuole ai fini di un contenimento dei contagi. Sarebbe questa la posizione espressa dal Comitato tecnico scientifico nella riunione che ha poi portato il governo alla conferma della decisione di chiudere scuole e università. Il parere, che non è vincolante per l’esecutivo, sarebbe stato sottoscritto all’unanimità da tutti i membri del Comitato.
20,10 – Ieri pomeriggio la Direzione Aziendale dell’ospedale Cannizzaro di Catania ha riunito l’Unità di crisi, costituita con delibera dello scorso 26 febbraio in osservanza delle indicazioni ministeriali e assessoriali sulla gestione dell’emergenza, presieduta dal Direttore generale Salvatore Giuffrida e coordinata dal direttore sanitario Diana Cinà. Durante l’incontro, alla presenza della responsabile della Gestione del rischio clinico e direzione medica di presidio, Anna Maria Longhitano, sono stati condivisi i provvedimenti messi in atto a protezione di utenti e operatori, compresa la predilezione per l’attività assistenziale in emergenza-urgenza rispetto a quella in elezione. Si è concordata l’ottimizzazione nell’uso dei dispositivi di protezione individuale e sono stati verificati i percorsi di accesso e gestione dei pazienti con sintomatologie respiratorie. (ANSA).
20,00 – I locali dell’Unità di terapia intensiva respiratoria (Utir) dell’ospedale Cannizzaro di Catania sono stati sanificati e l’assistenza continua a essere garantita, grazie anche alla rimodulazione temporanea dei turni del personale. Lo precisa la direzione dell’Azienda sul caso del paziente risultato positivo al tampone per Covid-19 e che adesso è ricoverato in una delle stanze di isolamento, a pressione negativa, dell’Unità operativa complessa di malattie infettive, con un quadro clinico generale in fase di miglioramento. L’uomo era stato ricoverato domenica nell’Utir perché non direttamente proveniente da zone individuate come a rischio. Ciononostante, è stato disposto il tampone oro-faringeo, poi risultato positivo. Di conseguenza, l’Azienda ha messo in atto ogni procedura prevista dalle recenti disposizioni in materia di contenimento e gestione dei casi di infezione da “nuovo Coronavirus”. Oltre al trasferimento del paziente in reparto di isolamento, ha disposto in via cautelativa l’astensione dal servizio nei confronti del personale entrato con lui in contatto. L’Azienda ha trasmesso le suddette disposizioni all’Asp di Catania, per gli adempimenti di competenza, e ha informato del caso l’assessorato regionale alla Salute
19.50 – “E’ giusto lanciare un messaggio di serenità dopo avere fatto il punto della situazione con l’assessore Ruggero Razza, i manager delle strutture sanitarie. Tutte le istituzioni stanno facendo il proprio dovere in maniera assolutamente efficiente. Il sistema sanitario della nostra provincia è di eccezionale valore. C’è una grande sinergia ed è giusto rassicurare i cittadini”. Lo ha affermato il sindaco di Catania a margine di un incontro in Municipio sull’emergenza Coronavirus. “Stiamo monitorando, come è giusto fare, la situazione – ha aggiunto – e siamo in attesa del Decreto del presidente del consiglio dei ministri che uscirà a breve per le determinazioni conseguenziali che ognuno di noi farà”.
19.30 – Le assenze maturate dagli studenti che per qualche motivo non potranno seguire un’eventuale didattica a distanza “non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni”. Lo prevede la bozza di Dpcm sulle iniziative contro il coronavirus in tutta Italia. La decisione presa dal governo in relazione all’istruzione prevede la chiusura delle scuole nelle zone rosse e la “sospensione delle attività didattiche nel resto del Paese”.
19.15: “In Sicilia stiamo lavorando sulle terapie intensive e sull’aumento dei posti letto a pressione negativa. E’ un lavoro intenso perché oggi siamo assolutamente autosufficienti perché abbiamo quello di cui abbiamo bisogno, ma dobbiamo preparare alle ipotesi che nelle prossime settimane possa verificarsi un’ulteriore crescita del numero dei casi. E la Regione non si vuole fare trovare impreparata”, ha aggiunto Razza
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19.00 – “Abbiamo sempre tenuto in linea l’amministrazione della sanità con quella dell’università. Il rettore di Catania, che ho sentito, ha voluto disporre una misura di contenimento del dipartimento di Agraria, visto che tre docenti sono risultati positivi all’accertamento effettuato nei laboratori regionali. Però anche su questo sta per intervenire una decisione con decreto del presidente del Consiglio dei ministri che immagino riguardi non soltanto le scuole, ma anche le università e in quel caso il provvedimento sarà generalizzato ed esteso a tutti i luoghi di studio”. Lo ha affermato l’assessore regionale della Salute in Sicilia, Ruggero Razza, a margine di un incontro nel Municipio di Catania sull’emergenza Coronavirus con il sindaco Salvo Pogliese, i manager delle aziende ospedaliere della città e dell’Asp3.
18.50 – L’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, sul contagio di 3 docenti di Agraria all’Università di Catania e l’isolamento degli infermieri e dei medici del Cannizzaro: “In corso tutti gli approfondimenti contenitivi. Il nostro sistema sanitario in Sicilia si sta dimostrando all’altezza di una prova impegnativa”. Lo ha detto al termine dell’incontro al Comune di Catania son il sindaco Salvo Pogliese.
Guarda il video: “Razza: ‘Sistema sanitario siciliano all’altezza’ “
18.15 – Il ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, ha confermato la chiusura delle scuole e degli atenei fino al 15 marzo da domani
18.10 – IL SONDAGGIO: Sta crescendo tra i siciliani la preoccupazione per la diffusione del Coronavirus. L’80% manifesta timori per la salute, propria o dei familiari; una percentuale inferiore, il 53% appare preoccupato anche per le conseguenze economiche, a partire dai prevedibili effetti sul turismo. I dati emergono dal sondaggio condotto nell’Isola dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, che ha analizzato per la TGR Sicilia il modo in cui il Coronavirus sta cambiando la quotidianità delle famiglie. “Il Coronavirus – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – ha intanto monopolizzato le conversazioni dei siciliani negli ultimi 10 giorni: il 95% ne ha parlato quotidianamente con colleghi, amici, familiari; appena un terzo si è soffermato su altri temi, dalla politica al calcio all’attualità”. La gestione dell’emergenza da parte delle strutture sanitarie nella nostra Regione è promossa, apprezzata dai due terzi dei cittadini intervistati nell’Isola. Ma le preoccupazioni restano: i siciliani sembrano condividere l’appello del Presidente della Regione Musumeci, vorrebbero però che fossero resi più capillari ed efficaci i controlli negli aeroporti su chi arriva in Sicilia dalle regioni interessate dall’emergenza Coronavirus. Lo chiede il 75% dei cittadini residenti nell’Isola. “Le immagini di quanto accade nel Nord del Paese, il racconto dei media e dei social, ma anche i primi casi scoperti nella nostra regione – aggiunge il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – stanno già incidendo sulla vita e sulla quotidianità dei siciliani”. Il 63% afferma di lavarsi le mani più frequentemente, il 56% tende a limitare viaggi e spostamenti non necessari. Più di 1 su 2 ha acquistato prodotti disinfettanti o mascherine protettive, il 40% ha ridotto la frequentazione di locali pubblici. Soltanto un quarto dei siciliani intervistati da Demopolis non ha modificato la propria quotidianità. Il sondaggio è stata condotto dall’Istituto Demopolis, dal 2 al 4 marzo per la TGR Sicilia su un campione regionale stratificato di mille intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione maggiorenne residente in Sicilia. (ANSA).
Cosa è successo oggi:
ROMA – Il governo deciso per la chiusura di tutte le scuole e gli atenei fino a metà marzo per gli effetti del coronavirus. E’ quanto emerso dalla riunione tra il premier Giuseppe Conte e i ministri a Palazzo Chigi. Lo ha riferito l’agenzia Ansa. Si attendono comunicazioni ufficiali nel pomeriggio. “La decisione va formalizzata”, dice il ministro Azzolina, invitando ad attendere e precisando che la decisione non è ancora stata presa.
Gli italiani dovranno cambiare stile di vita almeno per 30 giorni. Niente strette di mano, niente abbracci, basta meeting e congressi, stop alle manifestazioni, anche a quelle sportive. Le partite di calcio, semmai, potranno avvenire solo a porte chiude. Ma si deciderà nelle prossime ore la soluzione definitiva. Il governo mira anche a potenziare il sistema sanitario, con un aumento del 50% dei posti nelle terapie intensive, quelle più sotto pressione in emergenza coronavirus.
Per quel che riguarda lo sforamento del deficit, la richiesta potrebbe arrivare venerdì in Parlamento. Le opposizioni sono uscite deluse dall’incontro. Si aspettavano un confronto sui temi economici e invece il premier e il ministro della salute Roberto Speranza hanno illustrato le nuove contromosse sanitarie, alla luce di un comitato scientifico “molto preoccupato”. “Sul tema economico – ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari – ci sarà un terzo decreto, ci confronteremo su quello. Sul contenimento sanitario ovviamente siamo pronti a collaborare. Le misure economiche messe in campo finora sono emergenziali, ora serve un altro provvedimento”.