Si chiama Omicron 2 e già spaventa l’Europa che sta ancora fronteggiando Omicron. Dal 6 dicembre ad oggi in Inghilterra sono state identificato 426 infezioni da Omicron BA.2. Le aree maggiormente colpite sono Londra, con 146 casi, e il Sud Est con 97. Si sa pochissimo, ma potrebbe essere anche più veloce nella capacità di diffusione.
Le autorità sanitarie inglesi dicono che “è nella natura dei virus evolversi e mutare, quindi è prevedibile che continueremo a vedere emergere nuove varianti mentre la pandemia va avanti. La nostra continua sorveglianza genomica ci consente di rilevarli e valutare se sono significativi. Finora non ci sono prove sufficienti per determinare se BA.2 causi una malattia più grave di Omicron BA.1, ma i dati sono limitati e si continua a indagare”.
Non solo in Gran Bretagna, perché sono 40 i Paesi dove finora è stata riscontrata la sottovariante. Ad esempio, nei Paesi nordici. Su tutti la Danimarca.
“Dal momento che la nuova variante, BA.2, sembra sostituire BA.1, si potrebbe presumere che abbia una migliore capacità di diffusione. Il tempo ce lo dirà”, dice ad Adnkronos Seppo Meri, docente di Immunologia all’università di Helsinki.